Iter, Nextalia e Chequers Capital puntano sulla logistica sanitaria di Plurima

I big del private equity puntano a un ingresso in Gruppo Plurima, fornitore di servizi di logistica sanitaria, trasporti, outsourcing amministrativo e gestione documentale per pubblica amministrazione e aziende private, che fa capo alla famiglia Marconi e vede in minoranza il fondo di private equity francese Siparex.
Secondo indiscrezioni, sarebbero infatti almeno cinque i private equity pronti a valutare il dossier: il gruppo straniero Chequers Capital, Clessidra, Iter Capital, società fondata da Vito Gamberale e Mauro Maia, il Fondo Italiano d’Investimento e, infine, Nextalia, il nuovo gruppo finanziario lanciato dall’ex banker di Mediobanca Francesco Canzonieri insieme a un gruppo di primari investitori istituzionali italiani. Al lavoro è l’advisor finanziario Vitale, che da alcuni mesi sta lavorando sull’operazione.
Il gruppo Plurima ha una posizione di leadership nel suo settore: fondata negli anni 80, ha quartier generale a Corciano, in provincia di Perugia. Negli ultimi cinque anni Plurima ha evidenziato una crescita del giro d’affari a tassi del 23 per cento. Dopo i quasi 50 milioni toccati nel 2020, nel 2021 il fatturato dovrebbe superare i 65 milioni di euro. In crescita anche la marginalità del gruppo con un Cagr (tasso composto di crescita annuale) che è attorno al 32 per cento: l’Ebitda margin si attesta attorno al 17 per cento. Attualmente il giro d’affari vede una netta prevalenza, in termini percentuali, della logistica ospedaliera: il 70% del giro d’affari è infatti generato da questa voce, mentre il restante 30% deriva dalla gestione documentale per la sanità pubblica e privata.
Il gruppo attualmente può contare su oltre 600 clienti e su una presenza capillare nel Nord Italia e nel Centro Italia. Plurima, in questi anni, è cresciuta sia per acquisizioni sia per via organica. Nel 2019 è stata rilevata Log-Os, società specializzata in logistica sanitaria, che faceva parte del gruppo Zanardo Servizi Logistici. In questi anni Plurima è stata supportata dal private equity francese Siparex, che ha acquisito il 31% del capitale dell’azienda nel gennaio del 2019, affiancando così la famiglia fondatrice.