Accende i motori la maggiore quotazione del 2022, cioè dell’attività retail gas e delle rinnovabili. Lo sbarco, già anticipato dal Sole 24 Ore nelle scorse settimane, ha avuto oggi una tappa fondamentale: il consiglio di amministrazione di Eni, riunito sotto la presidenza di Lucia Calvosa, ha approvato l’avvio dell’iter di offerta pubblica iniziale (Ipo, Initial Public Offer) e quotazione azionaria del business che integrale attività retail gas&power e quelle relative alle rinnovabili. Secondo alcune stime degli analisti potrebbe avere una valutazione attorno a 9-11 miliardi di euro. Al lavoro, secondo i rumors, sarebbero tre banche d’affari: Mediobanca, Goldman Sachs e Credit Suisse.
Così Eni, alla fine, ha valutato l’IPO come la migliore soluzione per valorizzare il business e punta a completare l’operazione nel corso del 2022, in base alle condizioni di mercato. Eni manterrà la partecipazione di maggioranza nella nuova società quotata. Lo scorso aprile Eni ha annunciato l’avvio di un progetto strategico volto a definire il piano industriale e finanziario di Eni R&R, con l’obiettivo di identificare la migliore opzione per massimizzare il valore di questo business, unico nel suo modello e parte del più ampio impegno di Eni a creare valore attraverso la transizione energetica e a raggiungere le zero emissioni nette.