Cerved, dopo l'Opa occhi puntati sulla piattaforma Npl: Prelios in pole position

Uno degli effetti dell’Opa lanciata su Cerved dal gruppo Ion di Andrea Pignataro, da Fsi e dal fondo sovrano di Singapore Gic, sarà probabilmente – ma in una seconda fase, dopo il successo dell’offerta d’acquisto – un piano di separazione dalla stessa Cerved della divisione dei non performing loan.
Dopo l’Opa (in questa fase si congela infatti tutto ex articolo 102 del Tuf) quindi Ion e soci dovrebbero tenersi la divisione business information, appunto core business, e invece, sembra probabile, potrebbero cedere la divisione Npl.
Il ragionamento è semplice: nel settore Npl ha senso restare soltanto se hai dimensioni rilevanti. Per questo motivo è in atto un consolidamento nel settore delle piattaforme. Inoltre è facile prevedere che in questo modo Ion e gli altri soci riuscirebbero a incassare liquidità dalla vendita della divisione Npl, dopo l’investimento effettuato nell’Opa sull’intero perimetro del gruppo.
Non sarà difficile cedere in una seconda fase la piattaforma Npl di Cerved. Per quest’ultima ci sarebbero infatti ormai trattative avanzate con diversi soggetti. Si parla di Prelios, Apollo, Lonestar, Centerbridge ma anche altri. In particolare, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore in pole position e tra i più interessati ci sarebbe proprio Prelios, la società guidata da Riccardo Serrini e posseduta dal private equity internazionale Davidson Kempner Capital Management. Il piano di quest’ultimo investitore sarebbe quello di aumentare le dimensioni di Prelios in vista dell’uscita dal capitale dell’azienda, tramite un’Ipo o una vendita della stessa Prelios. La divisione Npl di Cerved servirebbe proprio a questo scopo.