Mediobanca alla regia: Centerbridge tratta la piattaforma Npl di Cerved

Nuovo M&A in vista sulle piattaforme italiane di gestione degli Npl, cioè i non performing loan, le sofferenze bancarie. A finire ancora sotto i riflettori è infatti la piattaforma di gestione delle sofferenze del gruppo Cerved. Già lo scorso anno la piattaforma è stata a un passo dalla cessione a Intrum, ma poi causa Covid la vendita era stata fermata. Un anno prima invece proprio Cerved, nella sua interezza, era finita nel radar del private equity Advent.
E’ quindi un tema sempre d’attualità quello dei private equity interessati a Cerved o, più semplicemente, alla sua piattaforma di Npl. Cerved è infatti una società totalmente contendibile, una public company. Inoltre, causa la pandemia, i prezzi del titolo si sono depressi.
Ma la sua divisione Npl è tra gli asset più appetibili, tanto che di recente si era tornato a parlare del possibile interesse di compratori per la sola piattaforma NPl. Diversi report di analisti, fra cui Equita, hanno concentrato negli ultimi mesi l’attenzione sul servicer, aprendo a nuove nozze per Cerved oppure a cessioni dopo il tramonto dell’accordo con la scandinava Intrum.
Così dunque è stato: nel week end Reuters ha riportato di negoziazioni con Centerbridge, per acquistare la sola piattaforma Npl. E’ esclusa invece un’offerta sull’intera Cerved.
Ma anche altri fondi (da Apollo fino a Lonestar e altri) starebbero guardando il dossier come pure soggetti strategici, come Prelios. Centerbridge sarebbe comunque il soggetto con le discussioni più avanzate. Un investimento del fondo internazionale avrebbe senso strategico, in quanto Centerbridge è uscito da un investimento tricolore di successo come Banca Famrmafactoring, cedendo le sue ultime azioni, ed ora è quindi sotto-pesato sull’Italia e sul settore finanziario tra i nostri confini.
Si tratta di un film dunque già visto negli anni passati, tra il 2019 e il 2020, e ora si vedrà se le negoziazioni andranno (o meno) in porto. Molto dipenderà dal prezzo richiesto e dall’esito delle due diligence. Alla regia come advisor ci sarebbe, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, la banca d’affari Mediobanca. Base di trattativa per la sola piattaforma Npl sarebbe attorno ai 400 milioni di euro.