Ancora alcuni giorni e potrebbe essere chiaro il futuro di Cedacri: all’inizio della settimana sono infatti arrivate le offerte vincolanti per l’azienda guidata da Corrado Sciolla, società italiana specializzata nella fornitura in outsourcing di servizi di information technology per le banche, partecipata da un gruppo di istituti di credito di piccole e medie dimensioni e soprattutto da Fsi Mid-Market Growth Equity Fund.
In pole position per l’acquisto del controllo sarebbe, a questo punto, il gruppo britannico Ion Investment, controllato dall’imprenditore italiano Andrea Pignataro, che avrebbe fatto l’offerta più rotonda e più vicina a quanto chiesto dagli attuali azionisti: cioè 1,6 miliardi di euro. Secondo indiscrezioni l’offerta sarebbe infatti a quota 1,4/1,5 miliardi.
Un’offerta all’advisor Deutsche Bank è arrivata anche dalla multinazionale Accenture (affiancata da Vitale), con una proposta più strutturata e il possibile coinvolgimento delle piccole banche attualmente azioniste. Alla finestra sono invece altri due potenziali acquirenti: Engineering, che ha fatto la due diligence, e la cordata formata da Apax e Reply, che si è ritirata dal processo alla fine dello scorso anno. In ogni caso, se le attese di prezzo non dovessero essere ritenute congrue, per Cedacri potrebbe essere considerata nuovamente la strada della Ipo in Borsa.