I sauditi di Khashoggi puntano sull'Italia: deal da mezzo miliardo su Metaenergia

Sarebbe alla fase finale la cessione dei progetti di sviluppo energetico nel gas, approvati a livello governativo, da parte del gruppo Metaenergia, azienda che opera nel settore della fornitura di energia elettrica, del gas naturale e nei piani di efficienza energetica.
I progetti, in totale nove piani di sviluppo sul suolo italiano, secondo le indiscrezioni, sarebbero infatti stati acquistati da un gruppo saudita: secondo i rumors, il gruppo Khashoggi Holding, con quartier generale a Jeddah, già attivo nel settore dell’energia, anche negli Stati Uniti tramite importanti investimenti. Era da tempo che i sauditi non investivano in Italia. La famiglia Khashoggi è un grande investitore in energia con interessi soprattutto negli Stati Uniti dove nel passato ha avuto relazioni consolidate con la famiglia Rockefeller.
La valutazione dei 9 progetti sarebbe attorno ai 500 milioni di euro di «enterprise value». Sarebbe, secondo le indiscrezioni, previsto anche un importante finanziamento da parte dei fondi Meag del gruppo assicurativo tedesco Muniche Re, che sarebbero affiancati nella transazione dai legali di Orrick.
Il dossier stava catalizzando, ormai da qualche mese, l’attenzione degli operatori del settore: gestito dagli advisor, la banca d’affari internazionale Barclays e lo studio legale Grande Stevens International, sul tavolo c’è la valorizzazione dei progetti nel gas di Metaenergia, approvati a livello governativo in Italia all’interno del «capacity market». Metaenergia è controllata al 93% dalla holding lussemburghese Meta Lux, che fa capo alla famiglia Molinari.
Un processo competitivo sui progetti di sviluppo è partito già nell’estate dello scorso anno, attirando l’attenzione dei maggiori operatori del settore: fra gli altri hanno partecipato la francese Engie, il colosso finanziario australiano Macquarie, la britannica ContourGlobal, il fondo di private equity internazionale Glennmont Partners e Met Group.