Debutta sull'Aim l'hi-tech Osai, che rivoluziona il recupero delle schede elettroniche

Debutta sull’Aim il Gruppo OSAI, una realtà in crescita che va controcorrente in un periodo decisamente negativo per le Ipo a Piazza Affari. Il book ha registrato ordini per un controvalore superiore a 5 volte il quantitativo massimo dell’Offerta. In particolare, sono stati raccolti ordini da parte di oltre 100 investitori, con una domanda estera attorno al 40%; l’elevata domanda e la qualità degli investitori hanno permesso di fissare il prezzo di IPO a 1,5 euro per azione, al massimo della forchetta. Nomad e global coordinator è Bper Banca.
L’azienda ha prospettive interessanti per il suo business. Ha registrato nel corso del 2019 ricavi consolidati per circa 35,2 €m (+15,3% vs 2018), un EBITDA di ca. 5,3 €m (+6% vs 2018, 15,0% EBITDA Margin) ed un utile netto di ca. 1,9 €m (+11% vs 2018).
Nel 2019 la “divisione semiconduttori” ha contribuito per circa il 46% al fatturato totale, la “divisione automazione” per circa il 28%, la “divisione elettronica” per il 18% e la “divisione laser applicato” per il 4%, mentre il residuo 4% è riconducibile all’attività c.d. “after-sales”.
Le vendite verso i Paesi esteri sono risultate pari all’80% del fatturato nel 2019, consolidando una forte componente di export dell’attività commerciale sviluppatasi a partire dal 2014.
Il CAGR dei ricavi è pari a circa il 15% dal 2007 al 2019 ed a circa il 16% dal 2013 al 2019, e dimostra la resilienza alla crisi sistemiche del Gruppo.
Osai si posiziona come leader di mercato in alcune nicchie di mercato molto promettenti come la green mobility, 5G, il medicale. In particolare OSAI sarà il fornitore per STMicroelectronics per la linea di automazione del processo di accrescimento del carburo di silicio (SiC), nuovo semiconduttore per le applicazioni in alta tensione, strategico per l’industria delle auto elettriche e ibride, per il quale la stessa ST ha acquisito l’anno scorso Norstel, azienda svedese che produce già il carburo di silicio con un processo semimanuale, per 138 milioni di dollari.
La tecnologia Sic è strategica soprattutto per le applicazioni nell’industria delle auto elettriche dato che, utilizzata per i componenti inverter che convertono l’energia della batteria in forza motrice, la tecnologia al carburo di silicio sviluppata in particolare da St permette di aumentare l’autonomia del veicolo del 20%. Oppure, a parità di autonomia, di installare batterie più leggere e meno voluminose.
In ultimo, nell’ambito dell’economia circolare, OSAI ha sviluppato un prototipo unico nel suo genere, per recuperare dalle schede elettroniche diventate rifiuto e quindi da smaltire, un processo di estrazione automatico delle terre rare e dei metalli pregiati. Ora le schede vengono triturate e mandate al macero. Osai su questo progetto chiamato “RE4M”, che verrà messo a mercato nei prossimi anni, ha già avviato contatti con leader mondiali della telefonia mobile e del mondo delle telecomunicazioni.