Sator avvia l'uscita da Banca Profilo: in dirittura la durata del fondo. Lazard in campo

Arriva al capolinea l’investimento di Sator in Banca Profilo. Sator Private Equity Fund, in coerenza con le proprie politiche di investimento e con l’imminente termine di durata del Fondo (che ha ancora 18 mesi di vita), ha infatti annunciato di aver avviato un processo finalizzato alla valorizzazione della partecipazione di controllo detenuta in Banca Profilo. Inoltre, Sator verificherà, alla luce anche di preliminari interlocuzione intercorse, l’interesse di alcuni dei propri quotisti all’investimento diretto nel capitale di Banca Profilo. Un incarico di esplorazione è stato affidato a Lazard.
Nel frattempo, il Cda di Banca Profilo ha approvato il piano industriale 2020-2023. Il piano si pone l’obiettivo di proseguire il percorso di crescita della Banca evolvendo il modello attuale, arricchendolo da un lato con nuove linee di business e dall’altro diversificando il proprio target di clientela con l’entrata a regime degli investimenti e degli sviluppi fintech finalizzati ad aggredire il segmento retail, valorizzando un vantaggio competitivo ottenuto grazie agli investimenti nella tecnologia e nel digitale già effettuati e alla cultura digitale già creata in Banca. Le linee guida del piano sono: consolidamento e sviluppo delle attività core del Private Banking e Finanza; sviluppo di attività di nicchia distintive e ad alta marginalità in tutte le aree di business; utilizzo estensivo della tecnologia per accedere al segmento di clientela retail, aumentare le capacità di ricavo e aumentare la produttività; rafforzamento dell’offerta digitale grazie al potenziamento della partnership con Tinaba e all’attivazione di nuove collaborazioni nel fintech e nel wealth management; ambiente di lavoro sano, dinamico e orientato al cambiamento nel rispetto dei più aggiornati standard sanitari e di sostenibilità. E proprio in relazione a Tinaba, la Banca ha valutato positivamente la possibilità di salire al 15% nella partecipazione in Tinaba, con un’ulteriore opzione per altri 5 punti percentuali. Gli obiettivi al 2023 sono: per il Private & Investment banking ricavi a 35 milioni di euro e cost income al 65% tramite nuovo product mix e più marginalità da prodotti distintivi; per la Finanza ricavi a 30 milioni di euro e cost income al 40% tramite strategie a bassa volatilità e basso assorbimento di capitale; per la Digital Bank ricavi a 6 milioni di euro e 370mila clienti consumer tramite il trasferimento dei servizi private alla clientela digitale; per il Digital trasformation program un cost income consolidato al 76% tramite investimenti in robotica e digitalizzazione front to back.

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    Fossi Del Vecchio, comprerei questa banca, nel frattempo

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