Sia, sarà fusione con Nexi entro l'estate oppure Ipo in autunno

Riprendono i rumors su una fusione tra Sia e Nexi. IIn realtà, le trattative proseguono ormai da qualche mese e al lavoro sono gli advisor coinvolti: Mediobanca, Bofa Merril Lynch e Jp Morgan. Qualche osservatore vicino alla vicenda sottolinea che, se il merger andrà a buon fine, una scadenza possibile è entro l’estate: tra maggio e giugno, in pratica, gli azionisti (Cdp da una parte e i fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra dall’altra) dovranno trovare un accordo. Cdp vuole un accordo strategico per costruire un campione tricolore. Ma anche se il matrimonio viene ritenuto la prima scelta, non e’ totalmente esclusa una Ipo di Sia in autunno, se non si dovesse trovare un’intesa con gli azionisti di Nexi.
I due nodi principali da risolvere restano gli stessi dell’anno passato, quando le discussioni intavolate si erano fermate. C’è un nodo valutazione, visto che Nexi è quotata ma Sia non lo è. Cdp vuole evitare che il concambio sia troppo a favore dei fondi. E poi c’è da definire la governance futura: ovviamente la Cassa vuole essere il regista del futuro campione nazionale. Tra gli elementi a favore dell’aggregazione ci sarebbero le sinergie creabili tra le due aziende. Inoltre tutto il settore in Europa sta procedendo verso il consolidamento come testimonia la fusione in Francia da quasi 8 miliardi di euro tra Worldline e Ingenico. Ma una decisione definitiva non è ancora stata presa. A favore di una possibile quotazione di Sia c’è invece la buona accoglienza degli investitori istituzionali per il settore del fintech: nel recente collocamento del 6% di Worldline, la domanda degli investitori ha coperto per ben 5 volte l’offerta. Segnale che c’è un grande appetito del mercato per i settori ad alta crescita.