Pallotta, per cedere la Roma in futuro l'asticella del prezzo è posta molto in alto

Chi ha ragione fra Pallotta e Totti? Le frasi del “Pupone” hanno avuto un effetto borsistico l’altro giorno, quando il campione giallorosso ha ipotizzato un futuro nuovo acquirente che possa comprare la Roma dal presidente americano James Pallotta. Oggi la Roma capitalizza circa 319 milioni di euro e come tutti i club quotati è fortemente spinta dalle speculazioni: basta vedere cosa è successo al titolo Juventus, sulla scia delle indiscrezioni sull’arrivo (mai avvenuto) di Guardiola.
Pallotta ha poi smentito successivamente di voler cedere la Roma. La voce che vorrebbe il presidente del Coni Giovanni Malagò, assieme a una cordata romanista, pronto ad acquistare la Roma, sembra priva in effetti di fondamento. Più fondate sembravano invece le voci che volevano investitori del Qatar interessati a rilevare il club: ma questa manifestazione d’interesse è poi tramontata.
Ritorno alla domanda iniziale. Chi ha ragione fra Pallotta e Totti? La verità sta in mezzo. E’ vero, come ha detto Totti, che sulla Roma convergono interessi di potenziali acquirenti. Ma ha anche ragione Pallotta: al momento infatti non ci sono trattative di alcun tipo. Perché? Semplice. Pallotta ha in mente una valutazione della Roma che è un multiplo della capitalizzazione attuale. Pallotta ritiene infatti che un progetto della Roma con lo stadio vale oltre le due volte il valore attuale della Roma.
Quindi si parte da questa asticella. Purtroppo Pallotta deve fare i conti con la realtà della capitale. Siamo a Roma e il nuovo stadio è un progetto d’argilla. Non si sa se si farà, non si sa se verrà realizzato sull’area attuale o in altre zone (Fiumicino?). Insomma lo stadio resta un punto interrogativo. Intanto però salta all’occhio la politica di risanamento avviata sul bilancio per venire incontro alle regole Uefa: come dire, con un bilancio in ordine si può meglio strizzare l’occhio a futuri compratori.