Astaldi, le offerte non arrivano e il titolo sprofonda in Borsa

Momento critico per il gruppo Astaldi. In vista della scadenza del 14 febbraio, data imposta al gruppo romano dal Tribunale come termine ultimo per presentare una proposta di piano concordatario, si fanno sempre più ridotte le chance che vengano presentate offerte dai cosiddetti cavalieri bianchi. Il general contractor romano non avrebbe ieri ricevuto, come ci si aspettava, le offerte vincolanti del gruppo Salini e dei giapponesi di Ihi, indicati nelle scorse settimane come i due candidati in lizza per andare in soccorso del del gruppo. E restano diversi dubbi che le stesse proposte vengano presentate entro la data del 14 febbraio. I giapponesi di Ihi sembrano infatti molto cauti e lo stesso vale per il gruppo Salini, che vorrebbe fare un’offerta assieme alla Cdp. Ma quest’ultima si è chiamata fuori dall’operazione, in quanto andrebbe a investire in società (o attività) in difficoltà. Per statuto Cdp non può investire in attività indebitate e sotto procedure concorsuali (anche se in forma indiretta tramite Salini) e le Fondazioni (azioniste della Cassa) si potrebbero opporre. Quindi la situazione appare abbastanza complessa. In mancanza di valide alternative, l’opzione successiva per Astaldi resta l’amministrazione straordinaria. Intanto il titolo oggi a Piazza Affari è sceso di oltre il 2 per cento.