La Banca Popolare San Felice 1893 procede verso un possibile riassetto azionario. Un’aggregazione potrebbe essere l’ipotesi più probabile.
Secondo indiscrezioni, i vertici della piccola Popolare di San Felice sul Panaro, istituto di credito con 125 anni di storia che nel 2017 ha chiuso con oltre 25 milioni di perdita a causa degli accantonamenti per i crediti deteriorati in pancia alla banca, avrebbero infatti incaricato la banca d’affari Rothschild di valutare opzioni strategiche, fra le quali l’aggregazione con un altro istituto cooperativo. Alla fine dello scorso anno è diventato direttore generale della Popolare San Felice il manager Vittorio Belloi.
L’istituto sta cercando la strada del rilancio. Dopo aver registrato a fine 2017 una perdita di 25 milioni di euro (a giugno 2017 la semestrale evidenziava invece una perdita di 10 milioni), la prima semestrale del 2018 ha toccato 5,2 milioni di euro di perdite. Nella seconda o terza settimana di marzo verrà invece approvato il bilancio 2018.
La colpa delle perdite è dovuta principalmente ai crediti deteriorati in pancia all’istituto e alle svalutazioni conseguenti. Circa 48 milioni di «non performing loan» sono stati ceduti lo scorso anno. Nel bilancio dell’istituto restano invece una ottantina di milioni di crediti deteriorati, per i quali verranno valutate opzioni differenti, tra le quali una vendita. L’obiettivo finale è infatti quello di raggiungere una serie di accordi che puntano a dimezzare il monte complessivo degli Npl in pancia al gruppo. A fine 2020 gli Npl lordi dovrebbero così pesare non più del 11% sul credito totale.
Ad oggi quasi 90 milioni di euro sono stati utilizzati per coprire le perdite. Il direttore Belloi è al lavoro per pulire ulteriormente il bilancio della banca e ridurre i costi. Il manager sta anche aspettando alcune perizie su asset immobiliari del gruppo bancario.
L’incarico alla banca d’affari Rothschild è stato affidato con l’obiettivo di valorizzare l’istituto, anche alla luce della situazione di mercato.
Il gruppo Banca Popolare San Felice 1893 può contare attualmente su 5300 soci: la maggioranza della clientela è presente a Modena, in particolare nella parte nord della provincia, Bologna, Reggio Emilia e Parma.