Quattro in corsa (con Retelit in pole) per le attività italiane di Bt Group

Non sarà affatto facile cedere le attività italiane di Bt Italia, ma alla fine l’unico gruppo ad avere le necessarie motivazioni potrebbe essere Retelit. Secondo quanto anticipato dall’edizione di sabato del Sole 24 Ore, sarebbero quattro in corsa per le attività italiane di BT Group, l’ex-British Telecom, colosso britannico di telecomunicazioni diventato negli ultimi 20 anni un player globale nel settore dei servizi telefonici. Secondo indiscrezioni in dicembre l’advisor di BT Group, cioè la banca d’affari Credit Suisse, avrebbe ricevuto le manifestazioni d’interesse non vincolanti da alcuni gruppi interessati a valutare un’acquisizione. Nell’ambito di questo processo, a quanto risulta al Sole 24 Ore le manifestazioni sarebbero così arrivate da Retelit, Wind Tre, Telecom Italia e Vuetel. Dopo un approccio iniziale avrebbero invece abbandonato prima ancora di entrare in questo secondo stadio Vodafone e Irideos, polo di servizi tlc nato sotto l’ombrello di F2i e partecipato da Marguerite (fondo creato con il sostegno di sei istituzioni finanziarie pubbliche europee). La partenza di questo percorso è datata metà novembre. È allora, infatti, che è stata inviata la documentazione ai potenziali acquirenti, con la richiesta di manifestazioni d’interesse entro metà dicembre. Ora il processo potrebbe dunque entrare in una fase vincolante, dove il gruppo con maggiori motivazioni potrebbe essere proprio Retelit.