Per Carige ricapitalizzazione di Stato come per Mps: a danno dei contribuenti

Per Carige si profila, sul modello Mps, la ricapitalizzazione precauzionale di Stato. E’ il senso del Cdm d’urgenza di ieri che ha profilato l’intervento. Così il Governo, che per bocca di Luigi Di Maio aveva detto “mai più soldi alle banche”, torna sui propri passi. A danno dei contribuenti italiani. In ogni caso per la banca ligure l’intervento dello Stato, almeno al momento, sembra una necessità. La Bce vuole una fusione con un altro istituto. Ma al momento non ci sono trattative. Si è parlato di Unicredit, Banco Bpm e Cariparma. Ma nessuna si è mossa e nessuno lo farà, tranne che non sia costretta. In passato, l’ex-Ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, vicino alla famiglia Malacalza, aveva esaminato il dossier Carige, ma poi non se ne era fatto niente. Lo stesso Giuseppe Castagna di Banco Bpm aveva valutato un deal con la famiglia Malacalza, che tuttavia pretendeva valori di concambio troppo elevati. Anche in questo caso non se ne era fatto niente. Insomma, per il matrimonio la strada è in salita. E si aprono le porte per la ricapitalizzazione di Stato.