Da Fs via libera all'offerta su Alitalia. Ma Cdp ed Eni si sfilano

Quel pasticciaccio brutto di Alitalia. Fs si fa avanti, con il via libera del Cda, con un’offerta per Alitalia. C’era da attenderselo, visto che Fs è controllata al 100% dal Governo e che il nuovo Ad si è appena insediato con nomina proprio del Governo gialloverde.
Ma non è l’unica novità della giornata. La cordata di società pubbliche, volute da Luigi Di Maio, per salvare la ex compagnia di bandiera, fallita ben tre volte negli ultimi nove anni, si sta sgretolando prima ancora di nascere. La Cdp, che era stata messa in mezzo come investitore o finanziatore della flotta, si tira indietro, visto che Guzzetti, come rappresentante delle Fondazioni, che hanno diritto di veto, ha detto no a qualsiasi ipotesi in questo senso volta a mettere in pericolo i soldi del risparmio postale. E lo stesso messaggio è arrivato da Eni e Leonardo. Guarda caso le società quotate, con investitori istituzionali nella compagine, non hanno abboccato alla nuova avventura di salvataggio di Alitalia, in quanto il solo pensiero avrebbe danneggiato le loro quotazioni.
Resta appunto Fs, che non ha potuto dire di no. Ma è tutto da verificare come potrà concretizzarsi l’operazione. Le sinergie tra Fs e Alitalia, indicate da Di Maio, non esistono per la maggioranza degli addetti ai lavori, visto che Fs sarebbe l’unica società ferroviaria al mondo ad essere presente in una compagnia aerea con un ruolo importante di azionista. Inoltre esiste una conditio sine qua non nell’offerta di Fs: la società si farà avanti se e solo se ci sarà un partner industriale del settore, ovvero un altro vettore aereo.
C’è da dire che questo disegno non potrà andare da nessuna parte senza quel socio strategico che Di Maio e il Governo dovrà trovare da qualche parte del mondo: per il salvataggio di Alitalia serve una compagnia aerea estera. Di Maio e il suo staff sono volati in Cina nei mesi passati per qualche abboccamento, ma solo di contatti per ora si tratta. La verità è che, senza un progetto serio, per Alitalia verranno versati altri centinaia di milioni di denari pubblici che si volatizzeranno presto.