Sarebbero tra 8 e 10 le offerte per Rtr, una delle maggiori società fotovoltaiche in Europa, con impianti dislocati in tutta Italia, di proprietà del private equity Terra Firma. Sembra a buon punto l’asta, la maggiore di quest’anno per il settore delle rinnovabili, per il gruppo Rtr. In corsa ci sarebbero primari operatori dell’energia, anche del settore oil, fondi sovrani e fondi pensione internazionali.
Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, venerdì scorso, indicato come scadenza per le non vincolanti, sarebbero arrivate 8 proposte al pool di advisor: Jefferies, Unicredit e Jp Morgan con l’assistenza legale di Gianni Origoni Grippo Cappelli. Ma le offerte potrebbero salire a 10, visto che altri due soggetti avrebbero chiesto una proroga della dead-line.
I potenziali acquirenti sarebbero per metà provenienti dall’estero e per l’altra metà italiani. Il gruppo di energia elettrica da fonte solare, ormai nel portafoglio di Terra Firma da diversi anni, potrebbe raggiungere una valutazione tra 1,2 e 1,3 miliardi di euro. Fra gli offerenti figurerebbero Enel insieme a F2i, Erg , A2A.
Ma ci sarebbe anche una grande società del settore oil, che secondo alcune fonti sarebbe individuabile in Eni. La società petrolifera, contattata dal Sole 24 Ore, non commenta l’indiscrezione. Secondo alcune ricostruzioni, anche British Petroleum (Bp) potrebbe essere in campo.
Le «oil company» stanno infatti cercando di diversificarsi nel settore dell’energia pulita, ma hanno bisogno da una parte di fare acquisizioni di una certa dimensione e dall’altra cercano aziende con una forte connotazione di competenze tecnologiche e manageriali.
Ma in campo, secondo quanto indicato da Reuters, ci sarebbero anche lo sviluppatore di energia da fonte solare Sonnedix, il fondo Masdar Clean Tech di Abu Dhabi — che ha deciso di partecipare insieme con il fondo di investimenti italiano Tages — e il fondo pensioni canadese AIMCo. Della partita potrebbe essere infine qualche grande fondo sovrano del Far East.
Rtr nasce alla fine del 2010 e nel 2011 rileva impianti da Terna e poi da Sorgenia, per un totale di 240 megawatt. Attraverso ulteriori acquisizioni sul territorio italiano, accuratamente selezionate, Rtr diventa il primo consolidatore sul mercato solare in Italia e nel 2017 raggiunge i 332 megawatt.
Rtr ha attualmente due sedi: a Roma, in viale Regina Margherita, e a Rovereto, presso Progetto Manifattura, il primo incubatore italiano della green economy. Il gruppo fotovoltaico appartiene al 100% a un fondo di investimento gestito dalla società inglese specializzata, Terra Firma. Quartier generale a Londra, nata nel 1994 da uno spin off della banca giapponese Nomura, Terra Firma ha investito 17 miliardi di euro in 33 business con un valore aggregato di oltre 48 miliardi di euro.
I 132 impianti di proprietà sono di varie dimensioni, distribuiti capillarmente in oltre cento municipalità, dal Friuli alla Sicilia. Con 332 megawatt installati è il primo operatore indipendente del solare in Italia e quello con la maggiore presenza sul territorio.
In dettaglio, 87 impianti hanno una potenza installata tra 0,2 e 1 megawatt, per un totale di 66 megawatt; 29 impianti sono compresi tra 1 e 5 megawatt, per un totale di circa 70 megawatt; e 16 sono di potenza superiore a 5 megawatt, per 196 megawatt di capacità installata.