Il riassetto azionario della Fiorentina sembra sempre più vicino ad una svolta. E i compratori potrebbero venire dall’Europa piuttosto che dalla Cina, dal mondo arabo e dalla Russia.
La famiglia Della Valle, questa volta, sembra aver scelto la strada più diretta verso la cessione del club gigliato: secondo indiscrezioni infatti sarebbe stato affidato un incarico ufficiale volto a individuare opzioni di riassetto azionario del club.
Il mandato secondo i rumors sarebbe stato dato alla banca internazionale (con radici svizzere) Credit Suisse. In particolare sarebbe coinvolta, oltre all’Italia, anche la divisione londinese della banca che ha già assistito i Della Valle nel passato in diverse operazioni.
Alla base della cessione ci sarebbe anche una forte componente immobiliare: con il progetto stadio da una parte e, dall’altra, la realizzazione di strutture commerciali nelle vicinanze dell’impianto.
Insomma, dopo tante indiscrezioni e dopo il comunicato apparso sul sito del club nello scorso giugno («vista l’insoddisfazione di una parte della tifoseria siamo pronti a mettere la società a disposizione di chi volesse acquistarla»), sembrerebbe ormai in corso un processo lanciato su indicazione dei fratelli Della Valle, Diego e Andrea.
Del resto, si sapeva ormai da tempo della ruggine tra Mr Tod’s e i tifosi fiorentini. In giugno erano circolati rumors su un valore del club attorno ai 200 milioni di euro, anche se resta da stabilire il valore della squadra viola alla luce dei budget plan prospettici e degli investimenti necessari a rafforzare la rosa da parte del futuro compratore.
La Fiorentina, secondo una recente ricerca di Kpmg, è al settimo posto tra le squadre italiane per valore d’impresa, superata dalla Juventus, dal Milan, dalla Roma, dall’Inter, dal Napoli e dalla Lazio.
I Della Valle hanno rilevato 13 anni fa il club dal fallimento di Vittorio Cecchi Gori: le perdite incamerate in questo periodo ammontano a circa 150 milioni.
I viola hanno chiuso il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 con una perdita di 2,7 milioni, in diminuzione rispetto al -15,5 del bilancio 2015, con ricavi per circa 135 milioni di euro.
Il nuovo compratore, oltre ad acquistare il club, dovrà mettere mano al portafoglio per un aumento di capitale necessario a fornire la squadra delle risorse necessarie. A Londra in queste settimane si starebbero muovendo sul dossier diversi fondi: «Uno dei fattori di selezione degli acquirenti per il club viola – spiega un manager di un fondo londinese – potrebbe essere la matrice europea di questi ultimi. Nuovi soci italiani oppure comunque del Vecchio Continente sarebbero favoriti rispetto a compratori russi, arabi o cinesi». Insomma, la famiglia Della Valle avrebbe concretamente avviato un processo per scegliere in modo selettivo un compratore e lasciare quindi in buone mani il club gigliato.