Milan, dopo il colpo Bonucci gli investimenti salgono a ridosso dei 200 milioni: ecco la strategia di Yonghong Li

Il Milan mette a segno l’affare Bonucci per 40 milioni (più 2 di bonus) e tutti si chiedono: ma quanti soldi ha l’uomo d’affari cinese Yonghong Li? Il budget per gli investimenti sulla rosa è aumentato: da 140-150 milioni previsti inizialmente nello scorso aprile il tetto è salito a ridosso dei 200 milioni se si considera pure l’acquisto di Biglia dalla Lazio. Quest’ultima cifra, al netto delle cessioni dei giocatori in vendita, dovrebbe attestarsi a 170 milioni di euro. Resta da capire come Yonghong Li riuscirà a pagare una tale mole di investimenti. Ebbene, qui l’arcano è svelato visto che i pagamenti per l’acquisto dei tanti giocatori comprati (oltre a quello di un top player come Bonucci) sono dilazionati nel tempo. Per ora, dunque, verranno messi sul piatto alla Juventus e ad altri club solo una parte dei soldi necessari. Il resto verrà saldato in un secondo momento.
Capitolo a parte meritano gli ingaggi. Come si vede dalla tabella, che fa parte del business plan interno di Yonghong Li di soli 2 mesi fa, i costi operativi alla fine del prossimo esercizio dovrebbero essere attorno a 268,2 milioni. Ma con l’ultima campagna acquisti (con ingaggi superiori ai 60 milioni di euro netti) è prevedibile che i costi siano ben superiori e che lieviteranno. E’ dunque prevedibile che nel prossimo esercizio il bilancio del Milan, se i ricavi dalle iniziative in Cina non forniranno un boom di ricavi, si chiuda con un passivo superiore ai 100 milioni.
E una cifra importante sarà quella iscritta nella casella dei debiti verso i club (vista la necessità di dilazionare i pagamenti): se quest’ultima voce, con un esercizio teorico, venisse inserita nella posizione finanziaria (anche se probabilmente non sarà così) i debiti del Milan fra pregresso, factoring e debiti verso club calcistici potrebbe essere attorno ai 400 milioni di euro.
Tutti questi numeri (e conti) saranno sul tavolo del Cda del Milan del prossimo 28 agosto. Di sicuro Fassone e Mirabelli stanno costruendo una squadra super-competitiva, ma la tenuta dei conti va tenuta sotto controllo. L’impressione è che Yonghong Li stia spingendo sull’acceleratore per rendere più attraente l’asset per futuri investitori, fermo restando che l’ipotesi dell’Ipo (ipotizzata nel piano industriale di aprile per il prossimo anno) con questi conti sembra poco probabile. Per Yonghong Li, a questo punto, pressato dal rimborso del finanziamento di Elliott e dalla necessità nei prossimi mesi di saldare quanto dovuto agli altri club per la campagna acquisti, potrebbero essere veramente una manna i capitali di altri investitori sbloccati in Cina.
SU BERLUSCLOSING, IL LIBRO SUGLI ULTIMI ANNI DI TRATTATIVE, TUTTI I SEGRETI SUL PATRIMONIO DI YONGHONG LI
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Come un film di James Bond. Il passaggio del Milan al cinese Yonghong Li, arrivato dopo la trentennale epopea di Silvio Berlusconi, è ricco di misteri e segreti. Come quelli del nuovo proprietario Mr Li: di lui, anche in Cina, si conosce pochissimo. BerlusClosing, libro disponibile su Amazon, presenta in anteprima informazioni e documenti riservati sul suo patrimonio. E informazioni, tradotte da alcuni giornali cinesi, sul suo passato contraddittorio, come un caso di doppia identità su un’azienda cinese posseduta da Mr Li. Vicenda smentita dal diretto interessato. Fra 18 mesi l’imprenditore cinese dovrà rimborsare i suoi finanziatori, cioè il fondo americano Elliott, dei soldi prestati. Se non lo farà, sarà il gruppo americano a diventare il nuovo proprietario del Milan e a poterlo rivendere a un nuovo acquirente. E alcune leggende metropolitane indicherebbero come possibile un ritorno al passato: cioè una cordata capitanata dall’ex-amministratore delegato Adriano Galliani potrebbe farsi avanti. Leggende metropolitane a parte, le vicende del club rossonero, la squadra più titolata al mondo, resteranno per tanto tempo sotto i prossimi riflettori della cronaca. Si tratta di un film, per alcuni versi giallo, che riserverà ancora delle sorprese, dopo gli ultimi tre anni di trattative di cui BerlusClosing racconterà nel dettaglio i retroscena. Sul dossier Milan si sono catapultati i personaggi più strani: dall’avvento di Mr Bee e dei suoi “pittoreschi” advisor, fino all’arrivo sulla scena di un presunto emiro arabo (svanito senza pagare il conto dell’albergo), per arrivare a una principessa thailandese e alla cosiddetta dama cinese. E’ infine stato il momento dell’americano Sal Galatioto e, per ultimo, ha giocato il poker vincente il cinese Yonghong Li, che ha calato i 520 milioni necessari a convincere Fininvest, anche se con grandi difficoltà a reperire i soldi. E proprio sui soldi sono puntati i riflettori: con tutte le leggende metropolitane degli ultimi anni, compresa una strana inchiesta della Procura di Milano sulla società di uno degli advisor di Mr Bee, leggende che hanno costretto l’avvocato di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini a portare al Tribunale di Milano la documentazione sulla provenienza della liquidità di Yonghong Li per eliminare ogni dubbio sulla tracciabilità del denaro.

  • Luigi Giordano |

    Buongiorno Festa, ad integrazione di quanto già mandato come commento al suo articolo e, naturalmente, non pubblicato sul suo blog, volevo informarla che stamane, 16 luglio 2017, il Milan presentando Milan China a Guanghzou ha firmato un protocollo con la la CNGEF acronimo di China Next Generation Education Foundation, che prevede lo sviluppo del calcio, attraverso i colori rossoneri, in Cina. Fondata dal Consiglio di Stato e registrata presso il Ministero affari civili cinese. Lo Stato cinese appoggia dunque pubblicamente il Milan, in quello che è il più grande progetto per la diffusione e lo sviluppo del calcio in Asia. Qualora ne volesse anche “accennare” di questa cosa e, alla luce di questo protocollo, considerare finanziariamente la possibilità che dopo un simile protocollo la Cina o un soggetto cinese perdano la faccia non rimborsando il Bond ad un americano che ha prestato i soldi. PS: Inquadri la materia se trattasi di Finanza, o di materia legislativa e ci faccia sapere nei suoi prossimi articoli.
    Cordiali Saluti
    Luigi Giordano

  • Luigi Giordano |

    Buongiorno Festa, ad integrazione di quanto già mandato come commento al suo articolo e, naturalmente, non pubblicato sul suo blog, volevo informarla che stamane, 16 luglio 2017, il Milan presentando Milan China a Guanghzou ha firmato un protocollo con la la CNGEF acronimo di China Next Generation Education Foundation, che prevede lo sviluppo del calcio, attraverso i colori rossoneri, in Cina. Fondata dal Consiglio di Stato e registrata presso il Ministero affari civili cinese. Lo Stato cinese appoggia dunque pubblicamente il Milan, in quello che è il più grande progetto per la diffusione e lo sviluppo del calcio in Asia. Qualora ne volesse anche “accennare” di questa cosa e, alla luce di questo protocollo, considerare finanziariamente la possibilità che dopo un simile protocollo la Cina o un soggetto cinese perdano la faccia non rimborsando il Bond ad un americano che ha prestato i soldi. PS: Inquadri la materia se trattasi di Finanza, o di materia legislativa e ci faccia sapere nei suoi prossimi articoli.
    Cordiali Saluti
    Luigi Giordano

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