Generali, Intesa Sanpaolo punta diritta al cuore di Mediobanca

Nella contesa per le assicurazioni Generali, rischia di saltare l’assetto storico della finanza italiana: in particolare, il ruolo di Mediobanca che si vedrebbe ridimensionata a “normale” banca d’affari e non più crocevia del grande capitalismo. A cercare questo esito è Intesa Sanpaolo, che aveva già dato un colpo importante a Mediobanca sul riassetto di Rcs schierandosi a fianco di Urbano Cairo. Intesa Sanpaolo, se davvero lancerà un’offerta di scambio su Generali nei prossimi giorni, potrebbe in una volta sola raggiungere due obiettivi: da una parte permetterebbe all’Ad Carlo Messina di far decollare il progetto di “campione nell’asset management” per l’istituto milanese che andrebbe a raggiungere la leadership nel settore Vita, ma dall’altra toglierebbe a Mediobanca il ruolo di protagonista della finanza italiana. Insieme i riflettori si accenderebbero sull’Ad di Mediobanca Alberto Nagel, che secondo alcuni “salotti politici” sarebbe troppo vicino ad ambienti imprenditoriali transalpini.
E Intesa Sanpaolo lancerebbe il blitz in una fase in cui l’altra grande banca italiana, cioè Unicredit che di Mediobanca è azionista con l’8%, è impegnata in altre vicende cruciali: cioè l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro. Tanto che secondo alcuni osservatori, come gli analisti di Equita, Intesa Sanpaolo potrebbe anche provare a comprare l’8% di Unicredit in Mediobanca, in alternativa all’offerta di scambio su Generali. In modo da arrivare a detenere una quota importante del Leone tramite piazzetta Cuccia.
In ogni caso la partita Generali, letta in questo modo, vedrebbe il riassetto come una partita molto più casalinga e meno internazionale. Tanto che secondo alcuni osservatori Axa e Allianz sarebbero al momento solo osservatori, interessati a un eventuale spezzatino delle attività estere del Leone.