Generali, mossa anti-Opa. Compra il 3% di Intesa Sanpaolo

Botta e risposta fra Intesa Sanpaolo e Generali. Dopo le indiscrezioni di stampa, che davano Generali nel mirino di Intesa Sanpaolo (in alleanza con Allianz), è il Leone di Trieste a muoversi concretamente. Generali, con una mossa difensiva antiscalata, ha comprato il 3% di Intesa Sanpaolo. Generali avrebbe così cercato di congelare i voti della prima banca italiana, in caso di ingresso nel capitale.
In realtà, l’unico fatto concreto finora sul tavolo è l’acquisto fatto in serata da parte di Generali di azioni Intesa Sanpaolo. Al contrario l’interesse di quest’ultima per Generali, annunciata dalle indiscrezioni di stampa, avrebbe un carattere “preventivo” rispetto a una possibile scalata ostile dei francesi di Axa. In pratica, il significato sarebbe questo: “Non ci provate nemmeno, perché sareste respinti”. Sembra essere questa l’interpretazione più gettonata dagli addetti ai lavori, anche perché – come commenta un banchiere – “le Opa non si annunciano prima del tempo, ma si lanciano”. Non è un caso che la Consob avrebbe aperto un’indagine sulla vicenda.
Di sicuro avrebbero avuto peso anche ambienti politici: non bisogna dimenticare che Intesa Sanpaolo è la banca “italiana” per definizione. E in un momento in cui la Francia si compra grandi gruppi tricolori (Mediaset, Pioneer, etc) la difesa dell’italianità di Generali diventa una azione preventiva.
Nel frattempo, la Borsa specula, il titolo corre e i volumi di scambio sono raddoppiati rispetto alla media ma per gli analisti lo scenario di un’operazione straordinaria di Intesa Sanpaolo sul Leone è “poco verosimile”. E’ il commento degli analisti di Equita secondo i quali il piano di un’aggregazione, a cui si affiancherebbe anche Allianz come partner industriale, è “difficilmente attuabile senza considerare i vincoli antitrust”. Per Banca Akros lo ritiene “improbabile, considerando l’elevato rischio di integrazione tra le due aziende” ed è “scettica su una possibile acquisizione da parte di Allianz, principalmente per motivi politici e di antitrust”.
Già nel fine settimana il Leone e la banca hanno detto di “non commentare le indiscrezioni di stampa” e non ci sono riscontri su una convocazione di un Cda Generali già la prossima settimana. Nessun commento neppure sulla possibile uscita di Alberto Minali, Cfo e direttore generale della società.