Il downgrade sull’Italia (nella foto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan) dell’agenzia di rating Dbrs avrà un impatto limitato sulle banche italiane: il principale effetto sarà sulla liquidità e sarà legato all`aumento dell’haircut sugli asset stanziati in Bce (ed eventualmente in operazioni bilaterali con altre banche) a fronte del cash ottenuto. Le banche, per mantenere invariata la liquidità ottenuta dalla Bce, dovranno quindi dare in garanzia maggior collaterale: non ci sarà un costo diretto del downgrade bensì indiretto legato agli interessi che non verrano percepiti sui titoli dati in prestito. In base ai calcoli degli analisti di Equita, le banche hanno un’esposizione in Bce di circa 115 miliardi, e asset eligible per rifinanziamento al netto di haircut per 270 miliardi: il downgrade dovrebbe comportare dunque un consumo di collaterale pari a circa il 10% e un assorbimento di 21 miliardi di liquidità.
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