E’ pronta ad iniziare l’asta sulle attività in Belgio di Italcementi, che devono essere vendute su richiesta dell’Antitrust europeo dopo la fusione tra il gruppo italiano della famiglia Pesenti e il gigante tedesco delle costruzioni Heidelberg.
Il processo competitivo dovrebbe infatti iniziare in luglio secondo i rumors, ma sarebbero già arrivate ad Heidelberg diverse manifestazioni d’interesse da parte di gruppi industriali del settore: strategici sia esteri sia italiani. In particolare, secondo le indiscrezioni, ci sarebbe un interesse per le attività in Belgio in vendita da parte del gruppo Cementir.
A fine maggio L’Unione europea e l’Antitrust Ue hanno dato il via libera condizionato a Heidelberg per l’acquisizione del 45% dell’italiana Italcementi per 1,67 miliardi di euro.
Tuttavia, per poter procedere al riassetto dei due gruppi, che porterà alla nascita di uno dei leader internazionali del settore, dovranno essere vendute tutte le attività di Italcementi in Belgio visto che una volta effettuata la fusione non ci sarebbe sufficiente spazio di competizione per le aziende concorrenti. Ci sarebbero, infatti, considerevoli sovrapposizioni nell’area belga per le attività delle due aziende che, una volta unite, controllerebbero una fetta di mercato superiore al 50 per cento. Le attività in Belgio potrebbero valere svariati centinaia di milioni di euro.
Per finalizzare la fusione tra Heidelberg e Italcementi manca ora solo l’autorizzazione dell’Antitrust americano, che resta una condizione essenziale per il perfezionamento dell’acquisizione da parte dei tedeschi.
Probabile che le Authority d’Oltreoceano chiedano come condizione, al pari di quelle Ue, che vengano cedute alcune attività statunitensi. In ogni caso entro questo fine settimana e l’inizio della prossima settimana è atteso il verdetto dell’Antitrust Usa.
Dopo quest’ultimo via libera nelle casse dei Pesenti entreranno 1,7 miliardi di euro, facendo diventare Italmobiliare una della holding più liquide di Piazza Affari . Queste risorse potrebbero anche servire per entrare in alcune partite della finanza italiana. La famiglia Pesenti, tramite Italmobiliare, ha infatti già rilevato il controllo di Clessidra Sgr, uno dei maggiori private equity italiani.
Ma ci sono altri dossier come ad esempio proprio Rcs, di cui la famiglia Pesenti era socio: un possibile interesse per la casa editrice del Corriere della Sera era stato messo in stand-by in attesa del closing dell’operazione con Heidelberg.
Ma la partita per alcuni osservatori non sarebbe del tutto chiusa e i Pesenti potrebbero valutare un ingresso in campo, come terza forza, nell’interesse di tutti gli azionisti del Corriere.