L'abbigliamento di Corneliani verso gli arabi di Investcorp

Il marchio dell’abbigliamento Corneliani potrebbe presto avere un azionista del Bahrain come il fondo internazionale Investcorp, già noto alle cronache per aver rilanciato il marchio Gucci alla fine degli anni 80.
Le trattative sarebbero in corso da qualche mese e, secondo quanto riportato dal servizio di intelligence Mergermarket, ormai si andrebbe verso la conclusione positiva delle discussioni.
Il gruppo mantovano è oggi un’azienda familiare con un’importante apertura verso i mercati esteri e dalle dimensioni ormai globali. I Corneliani sono giunti alla terza generazione: Carlalberto è presidente e amministratore delegato dell’azienda, Corrado, alla direzione tecnica, Sergio, alla direzione creativa, Cristiano, alla direzione commerciale, e Maurizio, alla direzione finanza, affari legali e marketing strategico.
Oggi Corneliani realizza circa 130 milioni di euro di fatturato, dei quali il 70 per cento realizzato all’estero. La strategia di investimento degli ultimi anni si è focalizzata sul rafforzamento del brand con l’apertura di monomarca Corneliani nelle principali vie del lusso mondiali. Il gruppo conta infatti su circa 150 punti di vendita, di cui oltre un terzo in Cina.
Investcorp, dal canto suo, da diverso tempo sta valutando investimenti nel lusso italiano. Il fondo internazionale, con capitali arabi e uffici in Bahrain, a Riyadh  e Abu Dhabi, ha dato l’incarico di seguire i dossier italiani a Hazem Ben-Gacem, capo degli investimenti europei di Investcorp.
Il manager avrebbe passato parecchio tempo, negli ultimi anni, a discutere con gli imprenditori a capo di noti brand italiani alla ricerca di gruppi pronti a  internazionalizzarsi con capitali terzi. Le trattative con Corneliani sarebbero quindi nate con questa prospettiva.
Investcorp, i cui fondi arrivano da ricchi investitori del Golfo persico, ha una lunga esperienza nel settore della moda e del lusso. Negli anni 80 ha comprato la maison Gucci assieme a Maurizio Gucci, che aveva chiamato il gruppo arabo per provare a rilanciare il brand. Investcorp aveva poi rivenduto l’azienda italiana alla francese Ppr di François Pinault (ora Kering).
Ancora Investcorp ha rilevato Saks Fifth Avenue nel 1990 e l’ha poi rivenduta nel 1998. Ma una delle operazioni più note è quella su Tiffany, acquisita nel 1984  dalla casa cosmetica Avon per 135 milioni di sterline e portata  poi in Borsa dopo  tre anni.
Qualche anno fa poi il gruppo finanziario arabo è arrivato vicinissimo a comprare una minoranza di Versace, battuto sul fil di lana da Blackstone. Ora il dossier Corneliani potrebbe proiettare di nuovo Investcorp nel lusso italiano.