Il voto "balneare" crea maretta tra centro-destra e centro-sinistra per le elezioni a Milano con lo scontro Sala-Parisi

Voto balneare? No, grazie. C’è “maretta” tra il centro-destra e il centro-sinistra sulla data prescelta per il voto delle elezioni amministrative. In particolare, i riflettori sono sulle elezioni a sindaco di Milano. Nel mirino del centro-destra è infatti finita la volontà del premier Matteo Renzi di organizzare il voto a Milano, come per le altre elezioni amministrative, per il 12 giugno con ballottaggi quindi intorno a fine giugno. Ma il centro-destra a Milano non ci starebbe e starebbe cercando di far anticipare la data delle elezioni amministrative. Soprattutto a Milano, ora che è stato trovato un candidato forte come Stefano Parisi (che starebbe cercando di ottenere la convergenza di Corrado Passera), i ballottaggi a fine giugno verrebbero visti come uno stratagemma per portare in data “balneare” la lotta per il primo cittadino del capoluogo lombardo. Il centro-destra, che spera in una vittoria a sorpresa di Parisi contro il candidato del centro-sinistra Giuseppe Sala, sa che la conquista di Milano è fondamentale per far ripartire il movimento a livello nazionale. Ma a fine giugno il timore è che molti degli elettori di centro-destra preferiscano le mete marittime alle code in città per il voto. Quindi l’obiettivo sarebbe anticipare le elezioni di almeno una settimana.