Il lusso torna a bussare alla Borsa con Valentino e Smcp

Il lusso torna a bussare con decisione alla Borsa. E ad accogliere le possibili matricole potrebbero essere due dei mercati azionari più rappresentativi dei titoli del settore, come Piazza Affari e l’Euronext Paris. Nelle ultime settimane tra le banche d’affari si è infatti creato grande fermento. Sul tavolo c’è il dossier di Valentino Fashion Group, uno dei marchi più rappresentativi del fashion italiano oggi di proprietà della famiglia reale del Qatar tramite la cassaforte Mayhoola for Investments. La novità è l’incarico alla banca d’affari Rothschild per valutare ogni possibilità di valorizzazione della maison italiana. Si parla di una valutazione di Valentino Fashion Group attorno ai 2 miliardi di euro con una quota che potrebbe essere ceduta sul mercato attorno al 30 per cento. Ma anche Parigi si starebbe preparando per una grande Ipo in questo settore: si tratta dell’approdo in Borsa di Smcp (Sandro Maje Claudie Pierlot), brand transalpino del lusso accessibile oggi di proprietà del fondo di private equity statunitense Kkr, che ha acquistato nel 2013 Smcp per 650 milioni di euro. Il gruppo finanziario Usa avrebbe infatti incaricato le banche d’affari Ubs e Merrill Lynch di studiare il processo di quotazione. Sandro Maje Claudie Pierlot potrebbe valere attorno al miliardo di euro. Insomma, era dall’Ipo di Prada e Ferragamo del 2011, seguite da quella di Moncler due anni dopo, che non si vedeva così tanta attesa per possibili sbarchi borsistici. Il lusso, malgrado la crisi finanziaria in Cina e qualche correzione negli ultimi tempi, resta infatti uno dei settori più interessanti per gli investitori in termini borsistici. E i venditori sono al contrario attratti da multipli quasi sempre a doppia cifra. E mentre si scaldano Valentino a Piazza Affari e Sandro Maje Claudie Pierlot a Parigi, c’è attesa anche per sapere quali saranno le strategie di aziende come Versace e Roberto Cavalli che hanno la Borsa come obiettivo finale.