Cosa si sono detti Silvio Berlusconi e Mr Bee nell’appuntamento di oggi ad Arcore? Non e’ dato saperlo, ma questa rubrica (che già ha anticipato la notizia dell’incontro di oggi post-derby nello scorso fine settimana) è in grado in base ai rumors raccolti di anticiparlo. I punti sono stati due: Mr Bee ha ragguagliato da una parte Silvio Berlusconi sullo stato della raccolta dei capitali dei potenziali investitori (e dei finanziatori bancari) per rilevare la quota del Milan (il 48%) e dall’altro lato ha fatto il punto sul piano di crescita dei ricavi sul mercato asiatico. E qui i rumors si fanno più difficili da interpretare. Anzi bisogna fare un passo indietro nel tempo.
Come è nato il fenomeno “mediatico” Mr Bee, pronto ad immortalarsi su Istagram anche quando beve un caffè nel bar sotto casa? Ebbene, per conoscere Mr Bee bisogna risalire a circa un anno fa quando tramite la “faccia” di Fabio Cannavaro chiese informazioni in vari ambienti calcistici italiani per comprare il Napoli. Da allora, benché le sue avance per il club partenopeo non abbiano avuto successo, Mr Bee è riuscito tramite una fine campagna di comunicazione a diventare un personaggio pubblico: foto su Istagram, foto sui giornali assieme ad ogni sua più piccola dichiarazione, anche la più banale.
Di lui non si sa in realtà quasi nulla: certo è abbastanza ricco da pagarsi un volo Bangkok-Milano e un hotel di lusso come l’Hyatt vicino a Piazza Duomo. Ma, secondo alcuni osservatori, il suo apparire ha la meglio sul suo essere. Insomma, per arrivare al dunque, il personaggio adatto per un grande evento mediatico, come poteva essere la cessione di una quota azionaria del Milan.
Ma veniamo all’incontro con Berlusconi. Se non lo avete dimenticato Mr Bee 6 mesi fa era dato in gara in un’asta per il Milan con un altro contendente: Richard Lee. Ebbene, di quest’ultimo si sono ben presto perse le tracce, fino a far pensare a più di un osservatore che la sua partecipazione all’asta era stata creata ad arte, ma che il prescelto era fin dall’inizio Mr Bee.
Berlusconi, dicono i ben informati, si sarebbe fidato di lui fin dall’inizio. E qui questa rubrica è in grado di svelare un retroscena. L’accordo fra Berlusconi e Bee non è nato in modo tradizionale. Nel senso che quando qualcuno cede una quota di una sua azienda, in genere conosce i suoi compratori, chi insomma tirerà fuori i soldi. In questo caso è successo l’esatto contrario: Berlusconi ha affidato infatti a Mr Bee l’incarico di trovare gli investitori valutando la minoranza della sua squadra 480 milioni. Ha dato, come si dice in gergo tecnico, l’incarico a Mr Bee di costituire un “club deal” di investitori. Quindi Bee altro non è che un collettore di capitali.
Si spiega, alla luce di questo retroscena, la lunghezza di questa trattativa. Si, perché, malgrado tutte le belle parole di oggi al termine dell’incontro e in occasione del compleanno di Licia Ronzulli al palazzo delle Stelline a Milano, l’unica vera domanda è: ma Bee i soldi li ha trovati o no? Secondo quanto risulta a questa rubrica fino a venerdì scorso il broker thailandese ne aveva trovata una parte ma non certo i 480 milioni promessi. Meglio di niente, diranno molti. Resta da capire se in due settimane (il closing è il 30 settembre) riuscirà nel miracolo.
Qui finiscono i rumors e i retroscena. Ma offro ai lettori un’ulteriore interpretazione. Le parole di Silvio Berlusconi questa sera al Palazzo delle Stelline sono criptiche: dice infatti che l’accordo è a un passo, ma non fa una parola sui 480 milioni che entreranno nelle casse di Fininvest (e quindi del Milan) che potrebbero fare dei rossoneri (si parla di una cifre enorme) una delle squadre più ricche d’Europa. Insomma, con 480 milioni (per fare un esempio) potrebbero essere comprati pure Cristiano Ronaldo e Lionel Messi assieme! Però Berlusconi stesso si dilunga sui ricavi commerciali che potrebbero crescere in Asia di 100 milioni all’anno (hai voglia a vendere magliette e aprire scuole calcio!) grazie al piano di Mr Bee. Insomma, l’aspetto cruciale che tutti attendono, viene ancora una volta dribblato. La mia è dunque una provocazione, aspettando la fatidica data del 30 settembre, quando potrei essere smentito. Ma non è che fra due settimane verrà presentato con Mr Bee un accordo commerciale di sviluppo in Asia e dei 480 milioni non ci sarà nemmeno l’ombra? Ai posteri l’ardua sentenza.