Diventa una corsa a due quella per il 26 per cento del finanziere Romain Zaleski nella banca polacca Alior. Secondo indiscrezioni, nelle ultime settimane si sarebbe infatti fatto avanti il gruppo assicurativo polacco Pzu, che sarebbe ora dunque l’avversario piu temibile dell’altro contendente in campo, cioe’ il gruppo francese Societé Generale. Proprio Pzu, in queste settimane, avrebbe in corso la due diligence su Alior Bank. La compagnia assicurativa avrebbe in mente un piano di consolidamento in Polonia visto che starebbe esaminando l’acquisto anche di Raiffeisen Polbank, la controllata dell’austriaca Raiffeisen Bank messa in vendita dalla casa madre.
Alior Bank, istituto polacco fondato dal finanziere Romain Zaleski e guidato dalla figlia Helene, e’ da tempo al centro di voci di riassetto azionario.
La Carlo Tassara, holding della famiglia Zaleski sotto pressione finanziaria a causa dell’alto debito bancario, sta infatti cedendo progressivamente le proprie partecipazioni per fare cassa e venire incontro alle richieste delle banche creditrici. Il 26 per cento in Alior Bank rappresenta uno dei pezzi pregiati ancora in vendita per la Carlo Tassara che sta provando, tramite il suo advisor Ubs e con l’assistenza dei suoi legali fra i quali lo studio Lombardi Molinari, a massimizzare l’incasso con una sorta di asta competitiva. Tecnicamente la cessione della quota in Alior, quotata nel 2012 alla borsa di Varsavia, da parte della holding della famiglia Zaleski, dovrebbe avvenire entro il 2016, come concordato con le Autorità di vigilanza polacche. Tuttavia la Carlo Tassara potrebbe velocizzare i tempi e chiudere la transazione prima del previsto, anche per riuscire a soddisfare in anticipo le richieste dei creditori. Tanto che i due compratori in campo, cioe’ SocGen e Pzu, starebbero discutendo con le autorità polacche per verificare la fattibilita’ dell’operazione. Se la transazione dovesse andare in porto, la Carlo Tassara continuerebbe sulla strada delle cessioni. La quota in Alior varrebbe infatti attorno ai 350 milioni di euro.
Nell’ultimo anno la Carlo Tassara ha dimezzato il suo portafoglio di partecipazioni. Nel 2013 la holding ha ceduto le azioni Generali con un incasso di 156,2 milioni, i titoli Mediobanca con una plusvalenza di 3,8 milioni, mentre nel primo semestre 2014 ha venduto le partecipazioni in Mps e Bpm con minusvalenze. Nel 2014 ha chiuso la vendita frazionata della quota in Intesa SanPaolo con un incasso di oltre 600 milioni: una dismissione rotonda che ha permesso di rimborsare una bella fetta di debito bancario. Poi è stata ceduta la quota in Cattolica Assicurazioni (l’1,37%) con un incasso di 13,5 milioni. E a settembre c’e’ stato il passaggio di proprieta’ per il 15,3 per cento di Mittel finito alla Blue Fashion Group, holding del gruppo Stocchi.
Nel portafoglio della Carlo Tassara, che a fine giugno scorso ha dimezzato l’indebitamento a 862 milioni di euro proprio grazie alle dismissioni, rimangono dunque tra le partecipazioni piu’ rilevanti, oltre alla quota in Alior, il 2,5% di A2a, l’1,42% circa di Ubi Banca, il 12,94% di Eramet, piu’ una serie di piccole partecipazioni in altre aziende quotate e in quote di controllo in non quotate come la miniera Comilog.