Meglio la vendita della Borsa. Come era facile prevedere la maggioranza delle societa’ che, fino allo scorso anno, avevano annunciato la strada della Borsa, ora stanno prendendo la direzione opposta: cioe’ la vendita a gruppi industriali o fondi di private equity. L’ultimo caso e’ quello del gruppo Favini, la societa’ posseduta da Orlando Italy e Credit Agricole che lo scorso anno sembrava a un passo da Piazza Affari. Secondo la bella anticipazione di oggi del Corriere della Sera, Favini e’ ormai vicina ad essere ceduta al fondo Progressio con una valutazione di 7 volte il Mol (16,5 milioni). Favini e’ ormai l’ultimo della serie che ha abbandonato i sogni di quotazione. Prima c’era stato il caso di Intercos (finita con ampia minoranza al fondo Usa Catterton) e di Rottapharm, ceduta al gruppo svedese Meda. Insomma, la quotazione in Borsa resta prerogativa di pochi.
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