Per i multiplex di Telecom e del gruppo editoriale L’Espresso il riassetto sembra lontano. L’asta non ha infatti raccolto le offerte che si pensavano alla vigilia. Anzi, sarebbe soltanto una l’offerta preliminare arrivata agli advisor Banca Imi e Mediobanca per Persidera, la società nata proprio dall’alleanza tra Telecom e il gruppo controllato da Cir.
In campo ci sarebbe soltanto Clessidra, la Sgr interessata da tempo al settore delle reti per Tlc e trasmissioni televisive. Non sarebbe invece in campo F2i.
In Persidera sono confluiti gli asset tv di Telecom e dell’Espresso. La nuova società, partecipata al 70% da TiMedia e al 30% dall’Espresso, può attualmente contare su tre multiplex ex-Telecom per la trasmissione del segnale televisivo e su due multiplex ex-Espresso con un fatturato stimato in circa 100 milioni. La fusione per incorporazione dei multiplex è ufficiale dal primo dicembre scorso con lo scopo di accelerare e massimizzare i benefici e le sinergie operative. Il processo di individuazione di un socio dura da diversi mesi con una valorizzazione del gruppo compresa tra i 450 e i 500 milioni di euro
L’operazione si sarebbe dovuta chiudere entro la fine dell’anno con l’ingresso di un nuovo azionista finanziario di peso o anche con la vendita totale da parte dei due attuali soci industriali.
La volontà era infatti di valorizzare un’ampia porzione della partecipazione detenuta negli asset televisivi: si parla, secondo quanto riferito da fonti finanziarie, di almeno il 70 per cento.
Ora resta da capire cosa succederà. La richiesta economica per il 100% dell’azienda sarebbe infatti attorno a 500 milioni di euro, quindi nella parte alta della forchetta di prezzo del settore. Tuttavia, secondo i rumors, l’offerta di Clessidra sarebbe abbastanza lontana dalle attese dei venditori. Probabile quindi che l’asta, per ora, venga congelata e rinviata a momenti migliori.