Arrivano le offerte per Consum.it e il Monte dei Paschi valuta cosa fare della sua società di credito al consumo.
Secondo indiscrezioni sarebbero infatti in arrivo in questi giorni le proposte per la società controllata da Mps e in corsa secondo i rumors ci sarebbero gruppi strategici oltre a fondi di private equity: fra i soggetti industriali sarebbe della partita il gruppo francese Cofidis, controllato dal Credit Mutuel, che proprio in questi giorni starebbe chiudendo anche l’acquisizione di Centax, società bergamasca attiva nei servizi per gli assegni al canale retail.
Tuttavia la banca guidata da Fabrizio Viola potrebbe anche alla fine decidere di non cedere la controllata, a meno che dalla due diligence in corso arrivi, dopo oltre tre anni di tentativi infruttuosi, un’offerta ritenuta adeguata alle attese del management di Rocca Salimbeni.
Si aspetta quindi di conoscere l’entità delle proposte economiche dei potenziali compratori. Del resto, l’area del credito al consumo è stato colpita dalla crisi negli ultimi due anni e le società del settore hanno dovuto accusarne le conseguenze nei bilanci.
Consum.it, nata nel 1999, ha infatti chiuso il 2013 con una perdita di 85,4 milioni (rispetto all’utile di 9,6 milioni nel 2012) anche se ha una quota di mercato del 3,6% con 5,4 miliardi di impieghi sempre a fine 2013.
Insomma, sembra più facile che ad esaminare il dossier sia un gruppo industriale estero pronto ad accrescere la propria quota di mercato in Italia rispetto a un player finanziario.
Ma la cessione è una delle carte che la banca senese può giocare. Il Monte dei Paschi potrebbe infatti anche scegliere alla fine la strada alternativa per la società controllata: cioè la fusione per incorporazione. Una soluzione alternativa alla cessione che rientra tuttavia tra le opzioni previste dal piano di ristrutturazione di Banca Mps approvato dalla Unione Europea a novembre. Il via libera di Bruxelles ha permesso l’aiuto di Stato da oltre 4 miliardi di euro che Siena in larga parte ha già rimborsato. Secondo le indicazioni raccolte sia Banca Mps sia la controllata Consum.it (al 100%) hanno avviato l’iter per la fusione. Nel piano approvato da Bruxelles si legge che se le condizioni di mercato non consentono la vendita di Consum.it, la banca può uscire dal credito al consumo con un progressivo deleverage dell’attività, con un accordo commerciale con terzi, e con la fusione della partecipata nella capogruppo.
Mps a febbraio ha siglato un’intesa con Compass (Mediobanca) per la distribuzione dei prestiti di quest’ultima società nelle sue 2.300 filiali: accordo che ha quindi realizzato una delle condizioni previste dal piano Ue.