Un risvolto politico: la conferma del ruolo di alleato storico degli Stati Uniti. Un rivolto economico-finanziario: la conferma dell'accelerazione degli investimenti americani in Italia. La visita di Barack Obama nel nostro Paese ha, nel dietro le quinte delle diplomazie economico-finanziarie, un significato forte. Arriva proprio nel momento in cui i grandi gruppi d'oltreoceano hanno ripreso ad investire sul Paese.
I colossi del risparmio, come Blackrock e Vanguard, ma anche i grandi hedge fund stanno investendo centinaia di milioni di euro. Il colosso del private equity Blackstone sta comprando patrimoni immobiliari e ha rilevato una quota di Versace. Nell'industria Whirlpool punta a acquistare la regina italiana degli elettrodomestici Indesit. Tra le aziende di Stato Finmeccanica avrebbe avviato colloqui con General Electric per cedere Ansaldo Breda e Sts. Un simbolo del capitalismo come George Soros ha deciso pure di investire su immobili e infrastrutture italiane. Infine, qualche giorno fa, una delle maggiori banche Usa come Jp Morgan ha spiegato che e' conveniente investire sui titoli di Stato italiani. Insomma, il legame economico-finanziario si sta rinsaldando, a spese – secondo alcuni osservatori – delle relazioni con un altro partner storico dell'Italia, come la Russia. Ormai Vladimir Putin e i suoi oligarchi sono diventati, dopo la questione Ucraina, i grandi nemici degli Stati Uniti. Anche in questo caso, al di la' della crisi internazionale per la Crimea, il conflitto e' economico. La Russia, con i suoi colossi dell'energia e i suoi oligarchi (le cui fortune hanno origine misteriosa), sta guadagnando sempre maggior spazio nelle aziende occidentali. In Italia di recente il maggior gruppo dell'energia di Mosca, Rosneft, che fa capo a un oligarca vicino a Putin, e' entrato come socio in Pirelli. Nel Regno Unito i magnati russi hanno comprato di tutto. Una nuova guerra fredda, questa volta economico-finanziaria, dove l'Italia sembra rinsaldare le fila con l'alleato storico americano.