La cessione della Bsi (Generali) in stallo: Bankinter e Espirito Santo fanno melina

Non sarà affatto facile chiudere la vendita della Banca della Svizzera Italiana (Bsi), controllata svizzera del gruppo assicurativo Generali di Trieste. Di sicuro si tratta di una partita a scacchi con i possibili compratori, cioè la spagnola Bankinter (affiancata al fondo di private equity Apollo) e la portoghese Banco Espirito Santo. Secondo i rumors gli acquirenti sarebbero ormai assai tiepidi sul dossier, tanto che alcune indiscrezioni darebbero ormai vicini al ritiro dalla procedura sia l’accoppiata Bankinter-Apollo e sia Espirito Santo. Ma si potrebbe anche soltanto trattare di pura pre-tattica. Generali è partita con l’intenzione di mostrare agli acquirenti di non voler trattare troppo al ribasso sul prezzo (Bsi ha un book value di 2,3 miliardi di euro). Le offerte dei due compratori sarebbero decisamente inferiori, anche se non è dato sapere di quanto. Ma potrebbe anche essere un gioco delle parti. Generali potrebbe trattare, anche se sembra probabile un rinvio a settembre, con gli acquirenti su una base d’asta inferiore. Tranne che, a sorpresa, non si presenti un terzo incomodo, ipotesi al momento abbastanza difficile.