Sono giorni tempestosi per Risanamento, la società immobiliare salvata nel 2009 dalle banche sotto l'ombrello del Tribunale di Milano in base all'articolo 182 bis della legge fallimentare. La storia di Risanamento resta per certi versi ancora misteriosa, con quei tre miliardi di debiti caricati sul gruppo, origine della crisi.
E anche oggi il mistero non è da meno visto che a volersi ricomprare il gruppo è proprio quel Luigi Zunino, che della società era stato il patron fino all'intervento del Tribunale di Milano. Zunino vuole lanciare un'Opa a 0,25 euro non con i soldi suoi ma con quelli delle banche che in passato lo avevano appoggiato tranne poi abbandonarlo quando era entrata in campo la Procura di Milano.
Zunino chiede soprattutto circa 200 milioni di euro a quel Banco Popolare che lo ha finanziato in passato nelle sue holding personali. Inoltre il suo piano prevede un rifinanziamento bancario complessivo per altri 600 milioni. Zunino si è mosso per contrastare l'offerta di due mesi fa del fondo sovrano del Qatar che proprio in questi giorni starebbe cercando di rilanciare. Nella sua offerta il fondo sovrano, che punta a comprare i palazzi parigini di Risanamento, ha inserito l'opzione per investire anche 100 milioni di euro sul progetto Santa Giulia a Milano. E, secondo i rumors, il Qatar sarebbe disposto a investire anche sulla sede Sky a Milano, palazzo ora di proprietà di Risanamento ma totalmente finanziato dalle banche.
Ma non è tutto. Nel frattempo i palazzi parigini starebbero facendo gola anche a un misterioso investitore americano, che avrebbe come intermediario la banca tedesca Deutsche Bank. Insomma un finale tutto da scoprire sulla querelle Risanamento, uno dei "gialli" degli ultimi anni del settore immobiliare italiano.