Citylife, il nodo del debito bancario sul nuovo quartiere Fiera a Milano

L'immobiliare piange. Non tanto per il settore in sè, che piano piano sta cercando di rialzare la testa, ma per il nodo del debito che assilla più o meno tutti i gruppi del settore e i progetti immobiliari. Non è da meno il progetto Citylife a Milano. La società che gestisce la riqualificazione dell'area ex Fiera (posseduta dal gruppo Generali con il 68,5% del capitale insieme ad Allianz cui fa capo il restante 31,5%) deve infatti rimodulare il maxi-finanziamento di 1,512 miliardi concesso nel 2010.
Nelle scorse settimane è stata inviato ad alcune banche un invito volto a individuare l'advisor incaricato di rinegoziare il debito. E, secondo i rumors, sarebbe stata Lazard a ottenere il mandato. Il finanziamento, con scadenza 2016, era stato fornito da EuroHypo come capogruppo e da un pool formato da Banca Imi, Bpm, Credit Agricole, Mediobanca e Unicredit. Un lavoro importante per il management di Citylife, tra le cui fila proprio l'altro ieri Claudio Artusi ha lasciato la carica di Ad.