Blackstone guarda all'immobile di via San Marco di Rcs

L’immobile milanese di via San Marco di Rcs Mediagroup comincia ad essere esaminato dagli investitori. Tra i più attivi sul dossier, secondo le indiscrezioni, ci potrebbe essere il fondo Usa Blackstone, oggi guidato in Italia da Paolo Bottelli, ex-Ad di Prelios. Il private equity statunitense è infatti in fase acquisitiva in Italia, come dimostra l’operazione in corso sul Franciacorta outlet village.
Nel frattempo, il teaser sull’immobile di San Marco è arrivato nel giro di qualche giorno a decine di potenziali compratori. Le offerte non vincolanti sono attese entro le 12 di lunedì 27 maggio. A predisporre la documentazione come advisor per la cessione è stata Banca Imi, cioè la banca d’affari del gruppo Intesa Sanpaolo che è anche azionista di Rcs. Il perimetro di cessione riguarda tre lotti per complessivi 27mila metri quadrati, compresi parcheggi e sotterranei. È esclusa invece la sede storica del Corriere della Sera in via Solferino. I lotti saranno ceduti da Rcs praticamente vuoti: oggi vi lavorano i giornalisti e dipendenti della Gazzetta dello Sport e, in parte, del Corriere della Sera assieme ai dipendenti di alcuni magazine.
Uno dei nodi sul tavolo resta il cambio di destinazione d’uso che deve essere convertito in residenziale o alberghiero. I tempi di trattative con il Comune di Milano non sarebbero infatti ancora definiti: un ostacolo che rischia di fermare le mire dei compratori.
Molto cauta sul dossier, secondo le indiscrezioni, sarebbe Prelios: il gruppo immobiliare che è stato protagonista di recente di un riassetto con l’ingresso di nuovi investitori a fianco del socio storico, cioè la Camfin di Marco Tronchetti Provera (a propria volta azionista del gruppo editoriale con il 5,1% tramite Pirelli).
Prelios ha però rapporti consolidati con Rcs, in quanto a partire dagli inizi degli anni 2000 è stata chiamata a seguire il progetto di sviluppo del nuovo headquarter di Via Rizzoli per conto del gruppo editoriale, dove confluiranno tutte le attività del gruppo.
Per portare avanti l’iniziativa, venne allora costituita una cosiddetta società di scopo, la Inim 2, i cui soci erano oltre a Rcs anche Prelios (che partecipava alle iniziative di sviluppo – come proprio modello di business – sempre con una quota di minoranza) e Morgan Stanley, in qualità di investitore.
La società così costituita ha sede in Lussemburgo, secondo la policy dei grandi fondi internazionali che per i loro investimenti nei diversi Paesi come l’Italia operano mediante società d’investimento con sede estera, che può essere in Lussemburgo piuttosto che in Olanda.
In fase avanzata di sviluppo, il patrimonio di Inim 2, così come altri immobili, sono stati quindi apportati al fondo Anastasia, gestito da Prelios Sgr, ma di cui Prelios non detiene nemmeno una quota (la proprietà è tutta di investitori istituzionali italiani ed esteri, tra cui un fondo sovrano estero). Le attività restate negli anni direttamente a Prelios sono solo quelle dei servizi, nella fattispecie di property & project management, che ha nel tempo seguito il progetto di sviluppo.
Il processo di cessione dell’immobile milanese di San Marco è tuttavia all’inizio e non è detto che le attese di Rcs Mediagroup (che valuterebbe l’area immobiliare circa 200 milioni di euro) vadano a incontrare i favori degli investitori.