Per Alitalia, forse, un futuro con Etihad. Ma c'è chi tifa per le Ferrovie dello Stato

Settembre di fuoco per Alitalia. Le risorse necessarie alla continuità del gruppo si stanno infatti riducendo e sarà necessaria a breve un'iniezione di liquidità tra i 300 e i 350 milioni di euro. Il piano industriale è già stato presentato qualche mese fa dall'amministratore delegato Gabriele Del Torchio, mentre il piano finanziario è in fase di aggiornamento. E' infatti stata scelto come advisor Banca Leonardo per valutare le esigenze di cassa. Nel frattempo, sta continuando anche la valutazione di possibili partnership, sia commerciali sia azionarie per il vettore italiano. Su questo fronte, con un incarico ottenuto da molti dei soci di Alitalia, sta lavorando Rothschild. La trattativa più avanzata è quella con Etihad, il vettore degli Emirati Arabi: le discussioni, partite inizialmente per un'intesa commerciale ad ampio raggio, si sono spostate sul fronte azionario. Etihad potrebbe rilevare in aumento di capitale una quota compresa tra il 30 e il 40%. Ma i nodi da sciogliere sono ancora numerosi: Ethiad, se deciderà di intervenire, dovrà infatti avere il via libera del socio industriale di Alitalia, cioè Air France. La società francese avrebbe una prelazione sulle quote degli altri soci di Alitalia, ma in questo momento sembra più impegnata a superare le difficoltà in casa propria, visto che il business di Air France sta risentendo della crisi. Ecco che allora si aprirebbero possibilità per Etihad, mentre sembra meno interessata ad Alitalia la russa Aeroflot. Insomma, restano tanti condizionali sul futuro della ex-compagnia di bandiera italiana. E, tra le tante indiscrezioni che circolano, restano in campo quelle su un intervento delle Ferrovie dello Stato. Una fusione tra treni ed aerei era già stata ventilata in passato (tanto che era stata smentita seccamente lo scorso anno da Alitalia) ma alcuni esponenti del mondo politico la vedrebbero ancora in modo favorevole. Restano comunque  incognite sia governative, visto che un'operazione del genere potrebbe passare soltanto con una situazione politica stabile, sia societarie: Alitalia in questo momento ha infatti bisogno di capitali freschi e della partnership con un vettore internazionale forte. Tuttavia, anche se per ora il matrimonio con le Fs resta soltanto un'ipotesi poco concreta, l'opzione potrebbe tornare in auge nel caso le trattative con Air France e con Etihad dovessero perdere di consistenza.