C'è un terzetto di aziende del lusso nazionali che fa gola ai colossi del lusso d'Oltralpe, Lvmh e Kering (la ex-Ppr).
L'altro giorno ero a pranzo con un banker molto vicino ai consulenti di Bernard Arnault (Lvmh) e Francois Pinault (Kering) e mi spiegava che ci sono tre gruppi per i quali i due gruppi parigini farebbero pazzie. Forse gli ultimi alfieri di quel lusso italiano che poco alla volta sta finendo all'estero. I tre nomi, il terzetto da sogno, comprenderebbe due società quotate (Ferragamo e Brunello Cucinelli) e ovviamente la maison Armani. Per ora sia per Lvmh sia per Kering comprare anche soltanto uno di questi tre gruppi pare un desiderio irrealizzabile. Sarà così per sempre? Difficile dirlo. Giorgio Armani dovrà, prima o poi, decidere che fare della società da lui fondata. La famiglia Ferragamo sembra per ora unita nell'azionariato, ma chissà il futuro cosa potrebbe riservare. Infine, Brunello Cucinelli sembra quello forse più influenzabile (anche se non adesso) dalle sirene francesi. L'imprenditore avrebbe spiegato qualche tempo fa a qualche banca che, in futuro, potrebbe forse pensare il suo gruppo all'interno di una grande conglomerata del lusso.