Il libro delle meraviglie di Mr Bee: il Milan varra' in Borsa 4 miliardi e i ricavi commerciali saliranno a 350 milioni

Il libro delle meraviglie? O il libro dei sogni? Emergono dettagli del piano industriale e finanziario di Mr Bee, il broker thailandese che ha appena firmato un preliminare con Silvio Berlusconi per l’acquisto del 48% del Milan per 480 milioni (gentlemen’s agreement senza penali da concretizzarsi entro il 30 settembre). Ebbene, i numeri che Mr Bee avrebbe presentato nell’incontro con Silvio Berlusconi sono davvero da libro delle meraviglie. Il manager thailandese avrebbe presentato un piano secondo il quale i ricavi commerciali in Asia potrebbero salire a 350 milioni nel giro di due anni, prima della quotazione. È da notare che i ricavi puramente commerciali (esclusi i diritti tv) del Milan ammontano oggi a circa 80 milioni, quindi Mr Bee vorrebbe più che quadruplicarli in due anni sviluppando la vendita di prodotti con il marchio rossonero soprattutto in Cina. Ma la ciliegina sulla torta sarebbe sull’Ipo che dovrebbe avvenire dopo aver raggiunto gli obiettivi in termini di crescita del fatturato:  Bee Taechaubol vorrebbe cedere sul mercato di Hong Kong il 25% del Milan entro al massimo 48 mesi. Sia lui sia Berlusconi venderebbero un 12,50% a testa. E il broker thailandese sarebbe convinto di poter rientrare totalmente dall’investimento di 480 milioni. Anzi, di poterci guadagnare ampiamente fino a raddoppiare i soldi messi sul piatto.  Per il manager thai, insomma, il Milan potrebbe valere in Borsa 4 miliardi di euro. Fantascienza? Solo il futuro potrà dire se, per l’intermediario di Bangkok,  si tratta di numeri realistici o da libro delle meraviglie. Ps: mi correggo, da più aggiornate informazioni quella a Hong Kong sarà un’Opvs, cioè ci sarà una parte in aumento di capitale. Fininvest, secondo gli ultimi rumors, non dovrebbe però vendere altre quote azionarie al contrario del broker thailandese che dovrà avere un ritorno sull’investimento iniziale. Dopo l’aumento di capitale entrambi i soci saranno diluiti. In ogni caso il risultato non cambia: compreso l’aumento di capitale Mr Bee conta di poter quotare il Milan ad Hong Kong con un valore complessivo post-aumento di 4 miliardi. Contro ad esempio i 288 milioni della Juventus. Valori realistici o un sogno?

  • Marco |

    L’episodio più incredibile della storia dello sport italiano, emblematico di cos’è l’intero mondo della informazione italiana, per i suoi risvolti clamorosi ed omertosi che di fatto hanno deciso la storia della Juventus recente, presente e futura è uno : la quotazione in Borsa del club datata Dicembre 2001. Nessuno in Italia si è mai interessato, cioè nessun giornalista, nè testata in Italia pensate a che livelli di omertà si trova il paese . da 15 anni alla quotazione in Borsa della Juventus.
    Cosa accade nel Dicembre 2001, che la proprietà della Juventus la famiglia Agnelli che controllava la Juventus attraverso la holding Ifi(che ora si chiama Exor), decide dopo aver di fatto costretto a differenza della concorrenza (Moratti e Berlusconi), i manager della Juventus a gestire il club senza alcun finanziamento ma anzi addirittura incassando dividendi che la Juventus distribuì tra il 1996 e il 2000(si può dire quindi che la gestione Giraudo e Moggi che di fatto avevano come risorse solamente i diritti tv fu miracolosaa visto che la concorrenza aveva ogni anno assegni staccati dai rispwttivi proprietari per ripianare), decise di quotare la Juventus in Borsa dando l’incarico all’amm.delegato Giraudo, che a sua volta ottenne stock options . Per essere quotata una società deve avere i bilanci assolutamente in equilibrio, cosi Giraudo fu costretto per questo anche a cedere Zidane per fare una mega plusvalenza. Umberto Agnelli, il padre dell’attuale presidente disse alla vigilia dell’operazione che “la quotazione della Juventus avrebbe aiutato il club a sviluppare le proprie strutture in primis un nuovo stadio, fondamentale per sostenere la competitivtà a livello finanziario nel futuro”, certo se quelle risorse fossero state utilizzate per la Juventus la storia sarebbe sicuramente cambiare dei successivi decenni…ma non andò così.
    Infatti Furono raccolti,incassati dalla cessione delle azioni sul mercato, da stakeholders ovvero semplici investitori ed isitituzionali , per circa il 40% della Juventus la somma di 147 milioni di euro. Gran parte di questi soldi non venne ,però a diffeenza di quanto promesso ed annunciato , utilizzato per lo sviluppo Juventus, ma venne incassato dalla famiglia Agnelli attraverso Ifil. Una somma molto simile a questi 147 milioni di euro venne 2 anni dopo nel 2003 immessa nella società Fiat Auto spa sottoforma di ricapitalizzazione. Nello stesso periodo il Bayern Monaco invest’ 350 milioni (anche grazie all’ingresso di azionisti come Adidas ed fece quello che avrebbe dovuto fare la Juventus come da promessi e annunci della sua proprietà e sappiamo oggi cosi’è la Juventus e cos’è il Bayern Moanco (che era meno ricco della Juventus prima dell’apertura dell’Allianz Arena) a livello finanziario.
    Ora pensate se le dinamiche di questa vicenda centrale nellas toria della Juventus e della Fiat, e quindi anche dell’Italia fossero state ribaltate, ovvero la Fiat avesse aiutato la Juventus cosa si sarebbe detto da parte della “grande stampa italiana” Ancora oggi dopo 15 anni di quel fatto decisivo tutti, ma proprio tutti, tranne alcuni blogger juventini, che da tempo anno denunciato als toria senza essere ripresi da nessuno guarda caso, fanno scena muta. Meglio parlare di Ferrero…

  • Marco |

    L’episodio più incredibile della storia dello sport italiano, emblematico di cos’è l’intero mondo della informazione italiana, per i suoi risvolti clamorosi ed omertosi che di fatto hanno deciso la storia della Juventus recente, presente e futura è uno : la quotazione in Borsa del club datata Dicembre 2001. Nessuno in Italia si è mai interessato, cioè nessun giornalista, nè testata in Italia pensate a che livelli di omertà si trova il paese . da 15 anni alla quotazione in Borsa della Juventus.
    Cosa accade nel Dicembre 2001, che la proprietà della Juventus la famiglia Agnelli che controllava la Juventus attraverso la holding Ifi(che ora si chiama Exor), decide dopo aver di fatto costretto a differenza della concorrenza (Moratti e Berlusconi), i manager della Juventus a gestire il club senza alcun finanziamento ma anzi addirittura incassando dividendi che la Juventus distribuì tra il 1996 e il 2000(si può dire quindi che la gestione Giraudo e Moggi che di fatto avevano come risorse solamente i diritti tv fu miracolosaa visto che la concorrenza aveva ogni anno assegni staccati dai rispwttivi proprietari per ripianare), decise di quotare la Juventus in Borsa dando l’incarico all’amm.delegato Giraudo, che a sua volta ottenne stock options . Per essere quotata una società deve avere i bilanci assolutamente in equilibrio, cosi Giraudo fu costretto per questo anche a cedere Zidane per fare una mega plusvalenza. Umberto Agnelli, il padre dell’attuale presidente disse alla vigilia dell’operazione che “la quotazione della Juventus avrebbe aiutato il club a sviluppare le proprie strutture in primis un nuovo stadio, fondamentale per sostenere la competitivtà a livello finanziario nel futuro”, certo se quelle risorse fossero state utilizzate per la Juventus la storia sarebbe sicuramente cambiare dei successivi decenni…ma non andò così.
    Infatti Furono raccolti,incassati dalla cessione delle azioni sul mercato, da stakeholders ovvero semplici investitori ed isitituzionali , per circa il 40% della Juventus la somma di 147 milioni di euro. Gran parte di questi soldi non venne ,però a diffeenza di quanto promesso ed annunciato , utilizzato per lo sviluppo Juventus, ma venne incassato dalla famiglia Agnelli attraverso Ifil. Una somma molto simile a questi 147 milioni di euro venne 2 anni dopo nel 2003 immessa nella società Fiat Auto spa sottoforma di ricapitalizzazione. Nello stesso periodo il Bayern Monaco invest’ 350 milioni (anche grazie all’ingresso di azionisti come Adidas ed fece quello che avrebbe dovuto fare la Juventus come da promessi e annunci della sua proprietà e sappiamo oggi cosi’è la Juventus e cos’è il Bayern Moanco (che era meno ricco della Juventus prima dell’apertura dell’Allianz Arena) a livello finanziario.
    Ora pensate se le dinamiche di questa vicenda centrale nellas toria della Juventus e della Fiat, e quindi anche dell’Italia fossero state ribaltate, ovvero la Fiat avesse aiutato la Juventus cosa si sarebbe detto da parte della “grande stampa italiana” Ancora oggi dopo 15 anni di quel fatto decisivo tutti, ma proprio tutti, tranne alcuni blogger juventini, che da tempo anno denunciato als toria senza essere ripresi da nessuno guarda caso, fanno scena muta. Meglio parlare di Ferrero…

  • Diego Marillo |

    Caro Dott. Festa,
    Vorrei segnalarle solo una piccola riflessione rispetto a quello che ha scritto nel suo articolo:
    Lei dice che i ricavi “Puramente Commerciali” oggi ammontano a €80m. Questo è vero ma il dato va depurato dai due contratti principali di sponsorizzazione che nel bilancio 2014 ammontavano a €30m. Questi contratti sono ora stati rinnovati per 5 e 7 anni a dei valori leggermente più alti e quindi nei 2 anni del piano di Mr. Bee non possono essere toccati.
    Alla fine i ricavi “puramente commerciali” che si dovrebbero confrontare con i paventati e ridicoli €350m di Mr. Bee sono solo €48m. Quindi Bee prevede di fare un x7 in 2 anni non potendo sfruttare le leve principali per potere attrarre nuovi grandi sponsor.
    Non capisco come i manager di Fininvest, che ritenevo seri, possano andare dietro a queste favole senza richiedere una caparra.
    Magari per questo che le banche d’affari si sono sfilate dall’affare.

  • Diego Marillo |

    Caro Dott. Festa,
    Vorrei segnalarle solo una piccola riflessione rispetto a quello che ha scritto nel suo articolo:
    Lei dice che i ricavi “Puramente Commerciali” oggi ammontano a €80m. Questo è vero ma il dato va depurato dai due contratti principali di sponsorizzazione che nel bilancio 2014 ammontavano a €30m. Questi contratti sono ora stati rinnovati per 5 e 7 anni a dei valori leggermente più alti e quindi nei 2 anni del piano di Mr. Bee non possono essere toccati.
    Alla fine i ricavi “puramente commerciali” che si dovrebbero confrontare con i paventati e ridicoli €350m di Mr. Bee sono solo €48m. Quindi Bee prevede di fare un x7 in 2 anni non potendo sfruttare le leve principali per potere attrarre nuovi grandi sponsor.
    Non capisco come i manager di Fininvest, che ritenevo seri, possano andare dietro a queste favole senza richiedere una caparra.
    Magari per questo che le banche d’affari si sono sfilate dall’affare.

  • diego marillo |

    Sempre più ridicola questa storia!!!! MR. Bee è un personaggio baraccone e Berlusconi che gli va dietro è ancora peggio. E ovvio che l’irrigidimento di settimana scorsa è avvenuta perché Fininvest (che ha dei professionisti seri) aveva chiesto una Caparra (come è normale prassi di mercato). Bee che non ha una lira si è tirato indietro e Berlusconi ha deciso di corrergli dietro con la speranza che chiuda davvero.
    Bee ha quindi altri 2 mesi per andare a vendere questa favola a qualche investitore o banca sprovveduta … Ma non ce la farà perché nessuno è così stupido da credere a queste cose.
    Fare quei numeri in Asia in due anni è impossibile. Stiamo parlando di 3 volte il fatturato asiatico di Manchester United e di Real Madrid che ci lavorano da anni! Il Milan poi deve scontare mille svantaggi (una squadra mediocre, l’assenza dalla CL (vediamo anche quest’anno come andrà), il campionato Italiano che viene trasmesso molto meno della premier o la liga in Asia.
    Ma secondo voi è vagamente credibile che il Milan, che arriva ottavo in serie A, valga tra un anno il doppio del Real Madrid??
    Io capisco che Berlusconi dica: se questo qui trova degli investitori che si bevono la favola io ho fatto bingo … Ma Lazard non aveva fatto il giro del mondo a cercare investitori??? Sarà più bravo di loro il buon Mr. Bee???
    Invece di inseguire chimere, per il bene del Milan Berlusconi dovrebbe cercarsi dei partner industriali seri che sanno cosa stanno facendo. Dovrebbe fare un progetto di nuovo stadio serio e non ridicolo come quello del Portello (che non ha spazzi per l’area di massima sicurezza ed il pre-filtraggio previsti dalla normativa FIGC) è che è di soli 41.000 posti (non 48.000 come alcuni dicono). Lo sviluppo asiatico è importante ma non è una cosa facile, basta vedere Thohir che pur essendo Indonesiano non ha portato un singolo sponsor asiatico all’Inter in 20 mesi.
    Berlusconi sta prendendo in giro se stesso ed i tifosi che ad un certo punto se ne accorgeranno ….

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