Torri Telecom Italia, ecco lo schema dell'Ipo con la sub holding aperta ad investitori stile Cdp Reti

Le torri di Telecom Italia procedono a grandi passi verso la quotazione a Piazza Affari che dovrebbe concretizzarsi probabilmente entro giugno con il collocamento sul mercato di una quota di Inwit (come è stata denominata la società delle antenne dell’ex-monopolista) che si dovrebbe aggirare sul 40 per cento. Ma la vera novità che emergerebbe, secondo fonti autorevoli ascoltate dal Sole 24 Ore, sarebbe la struttura dell’operazione che potrebbe avere un’architettura simile a quella di Cdp Reti, la holding della Cassa Depositi e Prestiti che controlla le quotate Terna e Snam. Il progetto è ancora in una fase preliminare e di studio. Ma il management di Telecom Italia, sotto la guida dell’amministratore delegato Marco Patuano, starebbe pensando di creare, in modo contestuale alla cessione in Borsa del 40% di Inwit, una newco (che per ora secondo quanto si apprende da fonti vicine all’operazione sarebbe stata denominata in modo generico sub holding company) controllata al 100 per cento da Telecom Italia, che si andrebbe quindi a collocare nella catena societaria a metà strada tra la casa madre e Inwit. Dopo l’ammissione a quotazione del 40% di Inwit, Telecom Italia potrebbe quindi cedere una quota di minoranza della sub holding company ad un investitore terzo. Si parla, in ambienti finanziari, di un fondo infrastrutturale o sovrano.

  • Giuseppe |

    Grazie per queste news. Spero tanto che Tit riprenda a correre e che possa collocarsi a più alti livelli di quotazione, avendoci investito quasi tutti i miei risparmi. Da anni patisco e credo di essere in buona compagnia. Fozra Tit !!!

  • Giuseppe |

    Grazie per queste news. Spero tanto che Tit riprenda a correre e che possa collocarsi a più alti livelli di quotazione, avendoci investito quasi tutti i miei risparmi. Da anni patisco e credo di essere in buona compagnia. Fozra Tit !!!

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