Quadrivio lancia nuovi fondi per un miliardo

Quadrivio, una delle maggiori società di gestione in Italia, lancia un piano investimenti da un miliardo di euro. La Sgr prevede infatti investimenti per 300 milioni di euro attraverso il private equity, 300 milioni attraverso il private debt, 300 milioni attraverso l’energia rinnovabile e altri 100 milioni attraverso il venture capital: in tutto dunque un miliardo. Proprio ieri a Milano, in occasione dell’annual investor meeting, con la presenza del presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti e del presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini, è stato comunicato il piano pluriennale di investimenti da un miliardo, dedicati alle piccole e medie imprese, della Sgr guidata dal presidente Alessandro Binello  e dall’amministratore delegato Walter Ricciotti. È il caso di ricordare che proprio la Fondazione Cariplo è stata, nel passato, uno dei maggiori sottoscrittori dei fondi di Quadrivio: con impegni per 200 milioni su prodotti esistenti. E, in vista del fund raising, è possibile che la stessa Fondazione prenda ulteriori impegni sugli altri fondi. Del miliardo in raccolta ci sarebbe già un pre-commitment per 350 milioni: in particolar modo, nella platea già esistente di 200 investitori italiani ed esteri della società di gestione. Del resto, qualche settimana fa, Quadrivio ha lanciato ufficialmente il fund raising del suo terzo fondo nel private equity (con un rendimento composito annuo del 20 per cento) dedicato alle Pmi italiane, mantenendo il focus d’investimento su aziende con forte potenziale di crescita internazionale e con un fatturato compreso tra i 30 e i 100 milioni. Il fondo ha un obiettivo di raccolta di 300 milioni, parte della quale già sottoscritta da parte di investitori italiani e stranieri. Il fondo di private debt (con un rendimento composito annuo del 5-6%) punterà a un target di raccolta di 300 milioni  in un mercato che avrà una dimensione di 5 miliardi nei prossimi 3 anni. Tra i fondo pronti al lancio c’è anche quello nelle energie rinnovabili che avrà una potenza di fuoco di 300 milioni (dei quali 100 milioni di equity): per il 70% sarà investito in impianti fotovoltaici secondari e per la parte restante in biomasse. Avrà una cedola annua del 6 per cento e un rendimento composito annuo del 10 per cento. Tra le nuove iniziative ci sarà, infine, un veicolo dedicato a investimenti nei fondi dedicati al mid-market europeo: con un target di 200 milioni e un redimento composito annuo del 9-10 per cento.