Torri Wind, asta alla fase finale. Favoriti Abertis e F2i. Ei Towers cerca di recuperare

Alle battute finali l’asta sulle torri di trasmissione di Wind. A breve, probabilmente tra oggi e venerdì, dovrebbe essere presa una decisione e dovrebbe essere individuato un acquirente con il quale continuare le trattative. Ma Wind potrebbe anche scegliere di trattare con due soggetti in parallelo in modo da permettersi una maggior flessibilità nelle scelte fino alla fine del processo. Al momento, fino a ieri sera, erano in gara per acquistare le torri di Wind tre possibili acquirenti rispetto ai 4 selezionati: cioè Abertis, Ei Towers e la cordata fra F2i e Providence. È invece ormai uscito definitivamente American Tower,  ancora in gara fino a dieci giorni fa.
Secondo i rumors i favoriti per la vittoria finale sarebbero Abertis e l’accoppiata F2i-Providence. Sarebbe invece piu’ arretrata a questo punto Ei Towers, anche perche’ la societa’ per aggiudicarsi le torri dovrebbe lanciare un aumento di capitale. Le indiscrezioni darebbero come motivati proprio gli spagnoli di Abertis, che puntano a comprare le attività italiane di Wind per poi farle confluire in Abertis Telecom, società che a primavera dovrà quotarsi alla Borsa di Madrid. Abertis Telecom, per quotarsi, deve infatti avere una dimensione adeguata e l’acquisto delle torri di Wind sembrano un passaggio obbligato per l’approdo in Borsa.  Tuttavia il condizionale è d’obbligo, anche perché la vera discriminante sarà il prezzo. Per le torri di Wind si parla di una super-valutazione di 15 volte il margine operativo lordo che farebbe lievitare il valore dell’operazione a 800 milioni di euro. Ovvio che anche gli spagnoli dovranno fare bene i loro conti per evitare di pagare eccessivamente un’azienda che poi la Borsa non valuterà allo stesso modo. Così in corsa, pronti a giocare le loro chance, sono anche Ei Towers, controllata di Mediaset, e il fondo F2i alleato al private equity Providence. Proprio la controllata del Biscione starebbe facendo i conti sull’entità economica dell’operazione. Con una transazione da 800 milioni di euro potrebbe essere necessario un piccolo aumento di capitale per Ei Towers, per trovare le risorse necessarie. Ancora ben in gara sarebbero invece il fondo F2i alleato a Providence. Proprio il fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli sarebbe deciso a entrare in un settore, quello delle torri di trasmissione, cruciale per le strategie di investimento. Negli ultimi giorni sarebbero stati fatti degli approfondimenti, anche di tipo industriale, con i tre potenziali acquirenti. In particolare, Wind manterrà il 10% della società delle torri  costituita appositamente per la cessione: una piccola partecipazione che consentirà di mantenere  un piede nel business, anche perché al momento stesso della vendita dovranno essere scritti contratti di servizio  che permetteranno a Wind di usufruire degli impianti di trasmissione.