Mps congela la cessione di Consum.it e avvia la cartolarizzazione dei crediti

Mps congela la cessione di Consum.it e, secondo le indiscrezioni, sarebbe pronta a cartolarizzare parte del portafoglio di crediti al consumo. Sembrerebbe quindi perdere concretezza, almeno al momento, la strategia di cessione della controllata Consum.it, che peraltro avrebbe avuto un effetto positivo minimo sul bilancio di Mps. Meglio dunque scegliere la strada della cartolizzazione e della successiva cessione di quote del veicolo a investitori istituzionali. Per Consum.it e per il suo portafoglio crediti si sono fatti avanti negli ultimi mesi il private equity statunitense Apollo e la cordata formata da Deustche Bank e dal gruppo finanziario Highbridge con quest’ultima alleanza probabilmente più interessata al portafoglio dei prestiti. Entrambi i soggetti hanno portato avanti una due diligence. Le trattative non sembrano pero’ andate in porto e a questo punto l’operazione sembra stoppata. Consum.it, come un po’ tutto il settore del credito al consumo, sta pagando la crisi economica. Restano infatti alte le sofferenze e gli incagli. La controllata di Mps ha chiuso il 2013 con una perdita di 85,4 milioni e ha una market share del 3,6 per cento con 5,4 miliardi di impieghi. La cessione del credito rientrava nella politica di cessione delle attivita’ non strategiche: come ad esempio anche il comparto leasing. Questa strategia era stata delineata dal management di Mps e dall’amministratore delegato Fabrizio Viola anche prima dell’esito degli stress test della Bce che hanno indicato un ammanco di capitale per 2,1 miliardi di euro. La strada da seguire, probabilmente, sara’ quella di far pulizia nel portafoglio di crediti dubbi. La cartolarizzazione di parte del portafoglio crediti di Consum.it potrebbe essere un altro passo in questa direzione. Inoltre Mps, dopo aver ceduto al gruppo finanziario Fortress, nel giugno scorso, un pacchetto di non performing loan per 500 milioni di euro, ha in corso un processo per dismettere un altro pacchetto di crediti difficilmente esigibili da 1,2 miliardi di euro. Per quest’ultimo portafoglio erano in corsa fino al mese scorso la stessa Fortress, l’altro gruppo americano AnaCap, Deutsche Bank e il nuovo fondo da 500 milioni di euro lanciato dall’italiano Davide Serra, capo del gruppo inglese Algebris Investment. Una decisione sulla vendita potrebbe essere presa a breve. È da ricordare che proprio Serra, qualche mese fa, con il fondo Algebris era tra i soggetti che venivano dati come possibili compratori della quota della Fondazione Mps.
Mps potrebbe poi cercare di cedere Mps Leasing e Factoring e, probabilmente, le sue filiali all’estero. Tutte queste operazioni saranno fatte anche in vista dell’aumento di capitale che sara’ lanciato il prossimo anno per coprire l’ammanco evidenziato dalla Bce.