La Investindustrial di Bonomi tratta l'acquisto del controllo delle lampade Flos

La Investindustrial di Andrea Bonomi tratta l’acquisto della quota di controllo in Flos, società leader nel settore del design e dell’illuminazione per la casa. Secondo indiscrezioni la società d’investimento fondata da Andrea Bonomi avrebbe infatti avviato discussioni avanzate con l’azienda fondata negli anni 60 da Dino Gavina e Cesare Cassina.
I rumors sulle trattative, rilanciate ieri dal servizio di news internazionali Mergermarket, hanno fatto rapidamente il giro tra gli addetti ai lavori e i banchieri d’affari. Si sapeva infatti che Flos, azienda che ora fa capo alla famiglia Gandini, era target ambito soprattutto dei fondi di private equity, vista anche la buona capacità di generare cassa dell’azienda e l’assenza di debiti nella struttura patrimoniale, ma il mercato non era a conoscenza delle discussioni con Investindustrial.
Comunque l’operazione, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, sarebbe a buon punto, tanto che diverse fonti finanziarie confermano l’esistenza di una due diligence in corso da parte della società di Bonomi. Le banche avrebbero inoltre già avvallato l’operazione, nel caso andasse in porto, con un’importante linea di finanziamento. UniCredit sarebbe tra gli istituti coinvolti. Flos, azienda nata a Merano, è oggi tra i gruppi leader nel design italiano. Sotto la regia di Piero Gandini, dal 1999 presidente, la società ha iniziato anche un’espansione all’estero, acquistando nel 2005 Antares, un’azienda spagnola leader nella produzione di apparecchi illuminotecnici.
Negli ultimi anni Flos è riuscita a crescere in controtendenza rispetto al mercato, che ha accusato la crisi economica, con un fatturato che è aumentato sopra i 150 milioni di euro e un margine operativo lordo che ormai si starebbe avvicinando a fine 2014 a quasi 40 milioni di euro. La società non ha debiti e ha 20 milioni in cassa. Resta da capire quanto potrebbe essere valutata un’azienda come Flos: nel settore del lusso e del design di solito si paga un premio anche in virtù della forza del brand che si va a rilevare e di sicuro Flos ha enormi potenzialità sotto questo aspetto.
Si parlerebbe, dunque di una valutazione, ben superiore ai 300 milioni di euro. Le strategie, in caso di un ingresso in maggioranza di Investindustrial, sarebbero già decise. Flos punta a crescere, anche per linee esterne, in modo da arrivare all’obiettivo della Borsa, ipotesi già contemplata tempo fa dalla famiglia Gandini, nel giro di qualche anno.
La Investindustrial di Andrea Bonomi potrebbe invece aggiungere un altro brand famoso nel proprio portafoglio di investimenti, dopo l’acquisto del gruppo di auto di lusso inglese Aston Martin e l’Opa lanciata in questi giorni sul più famoso dei tour operator al mondo, cioè la francese Club Med.