È diventata una corsa a due quella per l’acquisizione di Banca Progetto, la «challenger bank» specializzata in servizi per le piccole e medie imprese italiane e per la clientela privata: istituto nato nel 2015 dal riassetto di Banca Popolare Lecchese da parte del fondo californiano Oaktree.
Secondo indiscrezioni sarebbero restati in corsa soltanto due gruppi per l’istituto guidato da Paolo Fiorentino: da una parte, Bff Banking Group (la ex-Banca Farmafactoring) e, dall’altra, il private equity internazionale Centerbridge. Sarebbe, invece, uscito dalla partita il fondo Davidson Kempner.
Proprio Bff Banking Group potrebbe mettere sul piatto l’offerta più convincente, anche in virtù delle potenziali sinergie ottenibili dall’unione industriale con Banca Progetto. Il gruppo Bff ha acquisito nel 2021 anche il controllo di DepoBank dai fondi di private equity, soci di Nexi, la paytech che prima di quotarsi a Piazza Affari nel 2018 aveva scorporato le attività di banca depositaria in DepoBank.
Bff Banking Group sta proseguendo nella strategia di crescita dei nuovi volumi e punta allo sviluppo del mercato domestico e all’internazionalizzazione del business. A inizio marzo, Bff ha approvato i risultati del 2021, chiusi con ricavi netti rettificati dell’esercizio pari a 331,4 milioni di euro, di cui 161,9 milioni provenienti dal dipartimento factoring, lending & credit management. L’utile netto rettificato è invece salito a 125,3 milioni di euro, in aumento del 7% su base annua.
Diverso il discorso di Centerbridge, che starebbe puntando a un’altra acquisizione nel settore finanziario dopo quelle fatte negli anni scorsi in Italia. Proprio il fondo Centerbridge, specializzato in investimenti nel settore, ha portato in Borsa nel 2017 Bff Banking Group, da cui è poi uscito definitivamente nel febbraio 2021.
Il processo su Banca Progetto è partito alcuni mesi fa, quando in seguito ad alcune manifestazioni d’interesse l’azionista americano Oaktree ha conferito un mandato esplorativo alla banca d’affari statunitense Morgan Stanley.
Ora resta da capire come potrebbe evolversi la situazione nei prossimi dieci giorni.
Inizialmente l’obiettivo di Oaktree era quello di cedere una quota di Banca Progetto, avviando una partnership in vista di una possibile quotazione del gruppo bancario, probabilmente nel 2023. Oaktree è infatti convinto che la controllata abbia ancora forti margini di crescita. Tuttavia molto dipenderà dalle offerte sul tavolo. I rumor delle settimane passate riferiscono di una valutazione tra i 400 e i 500 milioni di euro, pari a 12 volte l’utile 2021