F2i batte Macquarie ed è vicina all'esclusiva su Ital Gas Storage

Spunta il gruppo italiano infrastrutturale F2i per Ital Gas Storage (Igs), operatore indipendente nei servizi di stoccaggio di gas naturale in Italia. Si tratta di un nuovo capitolo nel processo, gestito da Morgan Stanley, per l’acquisizione delle attività in questione, cioè un maxi-deposito di gas nella Pianura Padana, che attualmente fanno capo alla stessa banca d’affari americana tramite la divisione Infrastructure Partners.
In base a indiscrezioni, riportate da Mergermarket, F2i avrebbe battuto negli ultimi giorni la concorrenza di altri fondi infrastrutturali come l’australiana Macquarie, che sembrava favorita in una prima fase, Goldman Sachs Infrastructure e Kkr. Nel novembre scorso, circolavano indiscrezioni su una valutazione di Ital Gas Storage attorno a 1,2 miliardi di euro, compreso il debito da 860 milioni di euro.
La società fa parte di un settore considerato strategico dalle istituzioni italiane, tanto che l’operazione, una volta definita, dovrà avere l’autorizzazione in base alla normativa golden power.
Resta da capire se la transazione allo studio preveda l’utilizzo degli stessi veicoli di F2i (è in fase di raccolta il quinto fondo per 1,5 miliardi) oppure possa avvenire tramite la controllata 2i Rete Gas, secondo operatore a livello nazionale nel settore della distribuzione di metano.
Il gruppo guidato da Renato Ravanelli oggi controlla l’operatore, dove è entrato nel 2009 tramite il primo fondo, che ha circa 4,5 milioni di clienti e un fatturato di 718 milioni. Proprio due giorni fa il fondo II di F2i sgr ha venduto l’8,1% di 2i Rete Gas a Finavias. Quest’ultimo è un veicolo partecipato al 38% dal private equity francese Ardian e al 62% dal fondo pensione olandese Apg.
Ital Gas Storage, che ha sede a Milano, controlla uno dei maggiori depositi di gas italiani, situato nella Pianura Padana. La società è controllata al 92,5% da Morgan Stanley Infrastructure Partners ed è previsto che abbia una capacità di circa un miliardo di metri cubi. Morgan Stanley Infrastructure Partners ha investito in Ital Gas Storage nel 2015, tramite il veicolo Sandstone Holding: a quel tempo ha acquisito il 49% accanto a Whysol Gas Storage, società che fa capo all’ex manager di McKinsey Alberto Bitetto.
La banca d’affari americana aveva poi incrementato progressivamente la sua quota fino al 92,5%, con Whysol che era rimasta con il 7,5%. Nell’operazione di Morgan Stanley è stata inclusa una fetta importante di debito: 1,056 miliardi rinegoziati con le banche nel 2019. Il finanziamento era poi stato ridotto a 866 milioni di euro, a causa dei minori investimenti da effettuare nel nuovo stabilimento di Cornegliano Laudense, in provincia di Lodi.