Dopo Spontini, i private equity aprono il dossier delle pizzerie napoletane Sorbillo

I private equity continuano a puntare sulla ristorazione e sulle pizzerie. Malgrado l’improvviso momento non certo facile per il settore, causa l’emergenza coronavirus che potrebbe avere un impatto sui fatturati, i grandi investitori in equity proseguono nel corteggiamento alle maggiori catene italiane del food. Già nelle scorse settimane sembrava quasi fatta per l’ingresso del private equity internazionale Palamon Capital nella catena di pizzerie Spontini. Ora il nuovo dossier che circola negli ambienti finanziari è quello delle pizzerie napoletane Sorbillo.
Il network di pizzerie, fondato dallo chef Gino Sorbillo, maestro pizzaiolo napoletano, ha oltre una decina di strutture localizzate in tutto il mondo: a Napoli, con il locale storico di via dei Tribunali, ma anche a Roma, a Milano, fino alle ultime aperture estere a New York, Miami e Tokyo, dove pur di mangiare una sua pizza si fanno code di ore, e con una prossima apertura a Torino verso fine marzo. La società fa una ventina di milioni di euro di fatturato e potrebbe aprire a un private equity in futuro, per avere ulteriori risorse per la crescita italiana e internazionale. Secondo indiscrezioni, tra i soggetti che avrebbero aperto il dossier delle pizzerie Sorbillo, ci sarebbe il fondo di private equity Aksia, che già aveva valutato nel passato un investimento in Spontini.