Octo Telematics riprende in mano il dossier Ipo dopo le sanzioni Usa all'azionista russo

Il gruppo italiano Octo Telematics potrebbe riprendere in mano il dossier della Ipo. La quotazione del gruppo, famoso per la «scatola nera» per automobili e moto che permette alle compagnie di monitorare i sinistri degli assicurati, potrebbe tornare d’attualità da settembre in poi, mercati permettendo. Sembra infatti sulla strada della soluzione la questione che ha bloccato il progetto di Ipo, che si stava concretizzando la scorsa primavera con la cessione di una quota dell’azienda compresa tra il 35%e il 40 per cento: cioè la presenza nell’azionariato del miliardario russo Victor Vekselberg, a capo della holding Renova, colpito al pari di altri oligarchi dalle sanzioni americane.Nell’aprile scorso John Peace e Fabio Sbianchi, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Octo Telematics, hanno rilevato da Renova il 20% delle azioni delle società: in questo modo la partecipazione di Renova nel capitale di Octo si era ridotta al 48,55%, mentre la quota dei manager era salita al 25%, poco al di sotto di quella del 26,5% in portafoglio al fondo Pamplona. Ora l’obiettivo sarebbe quello di dimostrare alle autorità Usa l’indipendenza del gruppo, per riprendere in mano il dossier quotazione.