Un investimento complessivo di 5,8 miliardi di euro in pochi mesi in Italia. La potenza di fuoco, in termini di liquidità, del colosso finanziario statunitense Blackstone è un record nella storia degli investimenti esteri, in particolari americani, in Italia negli ultimi anni. Blackstone è pronto infatti a investire 4 miliardi su Atlantia, all’interno dell’offerta lanciata assieme alla Edizione della famiglia Benetton, e altri 1,8 miliardi ha già messo sul piatto per Autostrade per l’Italia (Aspi), che proprio Atlantia ha venduto l’estate scorsa a una cordata formata da Cdp, Macquarie e dalla stessa Blackstone.
Secondo indiscrezioni nell’offerta lanciata su Atlantia Blackstone, che mette sul tavolo la fetta maggiore di soldi freschi, avrebbe chiesto e ottenuto alla Edizione dei Benetton, che resta formalmente in maggioranza, poteri paritetici in termini di governance, in particolar modo nella scelta dell’amministratore delegato.
Del resto Blackstone non è un private equity con una gestione “passiva”. Nei suoi investimenti italiani ha sempre avuto un ruolo proattivo. Nel settore immobiliare (dove ha comprato il palazzo Rcs di via Solferino avviando anche un contenzioso con Urbano Cairo) fino agli investimenti nella moda e nel settore industriale: ha infatti comprato una ampia minoranza di Versace (poi rivenduta agli americani di Michael Kors Holdings) e sempre una minoranza del gruppo chimico De Nora (ceduta al gruppo Snam).