Edizione e Blackstone hanno annunciato l’opa totalitaria su Atlantia ad un prezzo di 23 euro per azione. L’annuncio arriva prima dell’apertura dei mercati. A questo si aggiunge un dividendo di 0,74 euro che porta a 23,74 euro il valore dell’azione a chi aderisce. Si tratta di un’Opa finalizzata al delisting di Atlantia e, probabilmente, alla successiva fusione del veicolo che ha lanciato l’offerta con la società operativa.
Se tutti i soci di Atlantia aderiranno all’offerta di Edizione e Blackstone, l’opa varrà oltre 12,7 miliardi di euro. Il controvalore complessivo dell’offerta, calcolato sulla base del prezzo fissato a 23 euro, è infatti di 12.706.188.770 euro.
Interessante è il lato del finanziamento. Per finanziarlo gli investitori Blackstone, mediante aumenti di capitale sociale o altri conferimenti di capitale porteranno alla HoldCo fino 4.481.188.770 di euro mentre un pool di banche ha sottoscritto l’impegno a un finanziamento per 8.225.000.000 di euro. Le banche coinvolte nel finanziamento dovrebbero essere Bofa Merrill LYnch, Goldman Sachs, Mediobanca, Jp Morgan, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Da notare una singolare coincidenza: il finanziamento per l’operazione è più o meno per la stessa cifra, 8,2 miliardi di euro, cioè quanto incasserà Atlantia per la vendita di Aspi al consorzio guidato da Cdp Equity a cui partecipano Blackstone e Macquarie. L’idea del delisting di Atlantia sarebbe nata in Edizione proprio al momento della definizione dell’accordo per la vendita di Autostrade per l’Italia allo Stato italiano, tramite Cdp, e ai due fondi infrastrutturali Blackstone e Macquarie.