Il private equity internazionale Bain Capital studia il riassetto azionario per la controllata Fedrigoni, leader globale nella produzione di carte speciali ad alto valore aggiunto per packaging, editoria e grafica, e di etichette e materiali autoadesivi premium per svariati altri settori. L’operazione, secondo i rumors, potrebbe infatti partire prima dell’estate.
Archiviata l’ipotesi dell’Ipo, fino allo scorso anno una possibilità ventilata da alcune banche d’affari ma sconsigliata ora a causa della volatilità dei mercati azionari, la strada più probabile sembra quella della cessione di una quota importante del capitale azionario di Fedrigoni a un altro private equity, che potrebbe entrare in partnership con Bain Capital.
Bain Capital resterebbe però come socio, in modo da sfruttare l’ulteriore crescita prevista per il gruppo. Il fondo internazionale americano ha atteso il primo trimestre del 2022, per avere maggiore visibilità sui conti e sul piano industriale. L’invasione russa in Ucraina ha generato un aumento dei prezzi dell’energia, che tuttavia non ha influito sui conti del gruppo, che ha evidenziato un fatturato attorno a 1,6 miliardi: pronto a crescere ancora a doppia cifra nel 2022.
Bain Capital, dal suo ingresso in Fedrigoni nel 2017, ha avviato una profonda trasformazione dell’azienda, cresciuta in modo organico e tramite successive acquisizioni, ma anche con qualche dismissione di rami di attività. Nel febbraio scorso Fedrigoni ha acquisito il 100% della spagnola Divipa, azienda attiva nello stesso settore di Fedrigoni.
Nel settore dei materiali autoadesivi l’azienda italiana ha poi effettuato una serie di acquisizioni negli ultimi anni: tra le quali quella dell’americana Acucote, dell’italiana Ritrama, della messicana Industria Papera Venus e dell’altra italiana Cordenons. In pochi anni l’azienda guidata da Marco Nespolo è diventata uno dei maggiori operatori di etichette e materiali autoadesivi in Europa e in America Latina.Contemporaneamente la società ha rifocalizzato il proprio modello di business: nel 2021 ha ceduto il security business (con le attività collegate alla carta per banconote e passaporti), situato a Bollate (in provincia di Milano), a Portals, società del Regno Unito tra i principali fornitori al mondo di banconote e carta di sicurezza.
Il gruppo, attivo dal 1888 nella produzione di carte speciali, è stato rilevato 5 anni fa da Bain Capital, che ha acquistato il 90%, per circa 650 milioni di euro: oggi l’azienda, che ha sedi a Milano oltre a quella storica a Verona, conta oltre 4 mila dipendenti tra Italia e estero, con 21 stabilimenti e 25 mila prodotti, con una presenza in 132 Paesi. A Fedrigoni resta inoltre, nella divisione «paper», anche la storica carta Fabriano, con più di 750 anni di storia e parte del patrimonio culturale italiano.